Tutto il mondo è paese; anche i dentisti svizzeri, quelli del Canton Ticino aderenti alla SSO (Società Svizzera di Odontostomatologia) sono preoccupati per il futuro della loro professione. In particolare l’apertura delle frontiere per il liberi professionisti e la pubblicità sanitaria sono i temi che preoccupano maggiormente i dentisti ticinesi.
“L’arrivo di dentisti dall’area dell’Unione Europea -spiega il neo presidente della SSO Michele Guglielmini al quotidiano Ticino On-line- con diplomi considerati equipollenti porterà una difficoltà maggiore per il paziente ticinese di verificare la formazione del dentista al quale si rivolge e la qualità delle cure che vengono prestate. Pur se politicamente considerate equipollenti, le formazioni universitarie offerte nei diversi paesi europei continuano ad essere diverse nei contenuti". Libera circolazione che, dice il neo presidente, “ha cambiato lo scenario della medicina dentaria nel nostro Cantone”.
Per quanto riguarda la pubblicità non piacciono ai dentisti svizzeri le inserzioni che mettono in evidenza i titoli di perfezionamento dei professionisti, titoli , dice il presidente SSO, ottenuti all’estero e non riconosciuti in Svizzera, quali ad esempio la specializzazione in odontoiatria estetica, che possono fuorviare il paziente.
Ulteriore fonte di preoccupazione le notizie provenienti da nazioni vicine (leggi Italia) che rimarcano con preoccupazione le cifre riguardanti l’abusivismo odontoiatrico ed i viaggi per ottenere lauree facili.