Da tempo gli odontotecnici per combattere la concorrenza che arriva dall’estero, in particolare dai mercati asiatici, chiedono la tracciabilità delle protesi per dichiarare al paziente dove è stata realizzata la corona o la protesi che il dentista gli ha prescritto e installata. Già la direttiva europea sui dispositivi medici impone di indicare sulla dichiarazione di conformità il fabbricante ma questo probabilmente non basta.
“Negli anni il numero degli studi low-cost ed in franchising –spiega il presidente della Fe.Na.Od.I. Antonio Zilliotti- rafforzati anche dalla liberalizzazione della pubblicità sanitaria, è cresciuto enormemente e la corsa al ribasso dei prezzi sembra non avere limite, con immaginabili ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti nonché dei materiali utilizzati per la realizzazione dei dispositivi medici”.
La conseguenza è che in alcune zone d’Italia i laboratori odontotecnici sono sotto assedio schiacciati da richieste di protesi a buon mercato. La ricerca di una protesi al minor costo possibile, spiega Zilliotti, vede alcuni medici preferire protesi provenienti da Paesi emergenti, certo prive di quelle caratteristiche di garanzia e professionalità che hanno fatto dell’odontotecnica e dell’odontoiatria italiana un’eccellenza a livello mondiale.
“Questa miope corsa al ribasso –continua il presidente fe.Na.Od.I.- impone la necessità di alzare la voce e riproporre le tematiche che già in Francia hanno reso partecipe il consumatore finale nelle scelte protesiche che lo riguardano. Riteniamo che un consumatore consapevole sappia dare valore alla vera odontoiatria e che la trasparenza sia comunque la scelta vincente, rispetto agli scopi speculativi di quei soggetti tutt’altro che professionali che danneggiano la categoria”.
Per cercare di sensibilizzare cittadini, dentisti ed istituzioni, durante il 1° Congresso Regionale Fe.Na.Od.I. tenutosi a Milano sabato 8 maggio è stato presentato un video in cui vengono spiegati i motivi del perché sia necessario attivare in Italia la tracciabilità anche per le protesi odontoiatriche.
“Siamo convinti –conclude Zilliotti- che il luogo di fabbricazione della protesi e la qualità dei materiali utilizzati possano rappresentare ancora oggi un importante valore aggiunto per il paziente e per il dentista, puntando sul rapporto personale che intercorre tra medico-paziente. Ecco che il video, che può apparire come un urlo in questa calma apparente o forse rassegnata, ci ricorda che la Francia non è un esempio da nascondere ma da valorizzare per coinvolgere il consumatore e chi lo rappresenta in un cammino di maggiore consapevolezza, dove ogni cosa ha un valore ed una motivazione”.