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Abusivismo: dopo un articolo di Repubblica indagherà la Commissione errori medici. Per Renzo (CAO) la colpa è degli odontotecnici e delle lauree estere
[lunedì 31 maggio 2010]

Anni di denuncie, libri bianchi, comunicati stampa, cronache sulla stampa locale non sono serviti a smuovere la politica facendola interessare seriamente al fenomeno. Sembra invece esserci riuscito un articolo de La Repubblica pubblicato venerdì 28 maggio.

“Sono circa 30 mila i finti medici e dentisti che curano ignari pazienti”, denuncia il quotidiano che racconta anche storie di finti medici incredibilmente assunti in ospedali evidenziando enormi falle nei sistemi di controllo.

“Da tempo abbiamo un contenzioso con le università – spiega a Repubblica Amedeo Bianco, presidente FNOMCeO- Certe scuole di specializzazione non chiedono ai neolaureati l'iscrizione al nostro albo. È un grave errore perché quei dottori negli anni di formazione fanno attività sanitaria, anche sostituzioni di medici e guardie. E poi chi è nelle liste dell'Ordine è certamente laureato, per gli altri vanno fatti accertamenti nelle facoltà di provenienza. Ecco, mi auguro che le scuole facciano almeno le verifiche su tutte le autocertificazioni".

Questa invece la fotografia del problema per il presidente CAO Giuseppe Renzo. “Tutto il fenomeno è sottostimato, anche per i medici –dice Renzo al quotidiano- il 70% sono odontotecnici che fanno i dentisti, ultimamente sono molto in crescita le false lauree. Le vanno a prendere in paesi entrati nella Ue da poco come la Romania. Alcune indagini hanno rivelato una sorta di rinterzo della laurea. Ci sono persone che si fanno intestare diplomi di università sudamericane. Poi chiedono il riconoscimento dei titoli in Spagna, che ha accordi bilaterali con quei Paesi e automaticamente possono esercitare in Italia".

Ed i prestanome?

A ricordare le responsabilità dei medici è il capitano Marco Datti, dei NAS di Roma. "Capita di bloccare dentisti abusivi che ci ridono in faccia dicendoci: tanto pago 500 euro, cambio appartamento e ricomincio", spiega il capitano Datti. "Combattiamo il fenomeno ogni giorno, ma solo una piccola nicchia viene individuata. È un lavoro difficile. Spesso gli abusivi sono difesi dai colleghi, i quali magari pensano che denunciarli ricada negativamente sull'immagine della categoria”.

A seguito della pubblicazione dell’articolo, l’On Leoluca Orlando, presidente della Commissione d’inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari, ha annunciato di voler fare “accertamenti” sul fenomeno.

Un piccolo gesto che, speriamo, si tramuti atti concreti per reprimere seriamente il fenomeno da sempre trascurato dalla politica. Disinteresse oggi confermato dal fatto che a due anni dalla sua presentazione la proposta di legge dell’On Marinello giace ancora in Commissione senza neppure essere stata calendarizzata per la discussione.

 


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