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Per i nuovi LEA si attendono le decisioni dell’Economia. Incertezza per quelli odontoiatrici
[venerdì 25 giugno 2010]

Il testo dei nuovi LEA condiviso con le Regioni giace da febbraio sul tavolo del ministro dell’Economia Giulio Tremonti per il parere tecnico. A ricordarlo è il ministro della Salute Ferruccio Fazio rispondendo al Question time alla Camera dei deputati ad un quesito posto dall’Udc.

“Noi –ha detto al ministro Fazio il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini- chiediamo di dare la sveglia al ministro dell'Economia: non possiamo non dare risposte a malati che vivono in condizioni di disperazione e ai loro famigliari".

Il ministro Fazio ricorda come il Dpcm, a seguito dei rilievi della Corte dei Conti sul testo del precedente Governo, è stato ritirato dal ministero del Welfare ed in seguito agli approfondimenti sugli impatti economici e finanziari anche in funzione di quanto indicato nel Patto della salute 2009 e di quanto disposto nella Finanziaria 2010 è stato realizzato un nuovo testo condiviso con le Regioni e, nel mese di febbraio, inviato al ministero dell’Economia per il concerto tecnico.

Il ministro ha anche ricordato come i nuovi LEA, per i quali sono stati destinati 20 milioni di euro nel 2010, potenzieranno l’assistenza domiciliare e la protesica per disabili e gli ausili di comunicazione interpersonale. Nessuna novità per l’odontoiatria e sono molti a sostenerne che le ristrettezze economiche non porteranno certo un incremento delle prestazioni contemplate.

Sul tema è intervenuto ieri anche il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Erani che ritiene “quanto mai urgente arrivare a definire i livelli essenziali di assistenza per la sanità (LEA), fermi da molto tempo al Ministero dell’Economia, nonostante il via libera di Regioni e Ministero della Salute. Così come è urgente definire i LIVEAS, ovvero le prestazioni essenziali da garantire nell’ambito delle politiche sociali”. “Se non si raggiungeranno questi traguardi rapidamente – ha concluso Errani - non sarà possibile definire i costi standard che dovranno coprire sul piano finanziario le prestazioni da garantire in modo omogeneo su tutto il territorio a tutti i cittadini”.

 


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