Senza ombra di dubbio la Clorexidina è la molecola antisettica per uso orale con il più largo impiego e successo nel mondo per il controllo della placca batterica e il trattamento delle gengiviti.
Il Lavoro pubblicato su Il Dentista Moderno (2010;05:124-128) ha cercato di valutare, attraverso la revisione delle letteratura, efficacia e utilità dell’impiego clinico di gel o periochip, entrambi a base di clorexidina, in aggiunta all’igiene orale professionale. Da tale revisione è emerso che l’igiene orale professionale non sembra possa milgiorare dalla somministrazione subgengivale aggiuntiva di un gel alla Clorexidina. Anche nel caso del periochip, nonostante questo assicuri alti livelli subgengivali di Clorexidinamantenuta per un tempo prolungato, spiegano gli Autori, l’esito del trattamento rimane chiaramente deludente, se paragonato alla sola igiene orale professionale. Ipoteticamente, continuano, il gel o il chip di Clorexidina potrebbero fare la differenza laddove la detartrasi meccanica fosse eseguita con minor efficacia, compensando così le insufficienze tecniche e apportando una differenza rilevante a livello clinico e microbiologico, ma questo non si verifica.
Pertanto, sia i veicoli di gel che i chip non sembrano adatti come sussidi compensatori quando l’igiene orale professionale diviene meno efficace a causa dell’accesso limitato. A queste si aggiungono ulteriori considerazioni di carattere biologico (possibilità di interferenza del veicolo con il processo di guarigione parodontale) ed economico (ulteriori costi aggiuntivi a carico del paziente a fronte di vantaggi clinici non chiaramente provati). Tutti gli studi hanno confermato l’importanza primaria dell’igiene orale professionale (se eseguita da operatori qualificati e di esperienza con strumentario adeguato ed efficiente) nel trattamento delle parodontiti croniche.