Il cemento vetroionomerico ad alta viscosità in abbinamento ad un rivestimento acrilico fotopolimerizzante può essere utilizzato con successo per le ricostruzioni dentarie a lungo termine.
A dimostrarlo è il Lavoro pubblicato su Dental Cadmos (2010;06:49-57) che ha valutato la possibilità di utilizzo, resistenza, efficacia, aspetto estetico ed eventuali problematiche di questi materiali quando utilizzati per restauri a lungo termine di elementi dentari.
“I cementi vetroionomerici –spiegano gli Autori- sono introdotti sul mercato odontoiatrico negli anni Settanta. Sono stati impiegati, negli anni, come materiali da ricostruzione, da cementazione, da otturazione temporanea, da sigillatura”.
Per realizzare la ricerca, nel giugno 2009 sono stati selezionati 125 pazienti per un totale di 184 ricostruzioni. I pazienti richiedevano l’esecuzione di ricostruzioni dentarie di tutte le Classi di Black; sono stati inclusi sia denti vitali che non vitali, mentre sono stati esclusi dalle valutazioni le ricostruzioni temporanee di tipo pre-endodontico e l’applicazione del cemento vetroionomerico come fondino di protezione. È stato predisposto un questionario in modo da rilevare direttamente dai pazienti eventuali problematiche come sensibilità, dolore alla masticazione o intolleranze al materiale. Il follow-up medio è stato di 6,9 mesi, con un massimo di 17,9 mesi e un minimo di 2,1. Nell’arco dello studio sono andate perse, rotte o seriamente alterate 4 ricostruzioni, per un totale di sopravvivenza del 99,5% a 3 mesi, del 98,4% a 6 mesi, del 97,9% a 12 e ancora del 97,9% a 18 mesi.
“Alla luce dei parametri analizzati e della percentuale di sopravvivenza –concludono gli Autori- un sistema basato su un cemento vetroionomerico ad alta viscosità e un rivestimento acrilico fotopolimerizzabile sembra possedere tutte le caratteristiche per rappresentare un’alternativa per ricostruzioni dentarie a lungo termine”.