Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio sostiene la necessità di un ordine autonomo per gli odontoiatri dichiarandolo nell’intervento di saluto all’apertura del convegno per le celebrazioni dei 100 anni degli Ordini delle professioni sanitarie. Le possibilità di vedere un Albo degli odontoiatri completamente autonomo potrebbe diventare realtà grazie all’inserimento di un emendamento proposto dallo stesso ministero nel DdL sulla riforma degli ordini delle professioni sanitarie.
Soddisfatto delle parole del Ministro il presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo che in una intervista realizzata dall’Ufficio stampa FNOMCeO evidenza come “la componente odontoiatrica della Federazione sta perseguendo (e non da ora) con coerenza l’obiettivo”. “A venticinque anni dall’istituzione della facoltà di odontoiatria –dice Renzo- riteniamo che i tempi siano ormai maturi per una piena autonomia ordinistica. Autonomia che sarà ottenuta o con la Legge Delega, appunto, o attraverso altre strade, sempre nell’ambito della riforma delle professioni”.
Ma il dibattito non è tanto sull’autonomia dell’Albo degli odontoiatri ma se il futuro ordine continuerà a convivere con i medici all’interno della Federazione o sarà completamente autonomo; con sedi e personale proprio anche a livello territoriale.
Ipotesi quest’ultima che non sembra essere accolta con favore dalla categoria, in particolare dai doppi iscritti. Una seppur minima conferma arriva dal sondaggio lanciato dal sito AIO da qualche settimana che evidenza come 83,7% di coloro che hanno dato una risposta (ad oggi solo 141) non vogliono staccarsi dall’Ordine dei medici: addirittura il 37,6% non vuole neppure più autonomia.