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AIO ed ANDI plaudono il ministro Fazio per il DdL Salute
[lunedì 19 luglio 2010]

Il DdL Salute, di cui vi abbiamo anticipato i contenuti, mette d’accordo AIO ed ANDI che esprimono la propria approvazione verso i contenuti. In particolare ad essere apprezzata è la norma che abolisce le limitazioni per i laureati in odontoiatria consentendogli di partecipare ai concorsi per dirigente del SSN anche senza specialità.

“Partendo dalla universale considerazione che la Laurea in Odontoiatria sia una Laurea specialistica –ricorda l’ANDI- la nostra Associazione fin dal 1990 sostenne i ricorsi al TAR per consentire l’accesso alla dirigenza del SSN da parte degli Odontoiatri che vennero vinti, in seguito il D. Lgs. 502/92 e il D.P.R. 483/97 introducevano la necessità della specializzazione oltre la laurea, come per gli altri dirigenti sanitari, rendendo di fatto inaccessibili i concorsi agli Odontoiatri e creando quindi anche un danno al SSN stesso, che col passare del tempo era impossibilitato ad assumere i Laureati in Odontoiatria”.

Anche AIO accoglie con “soddisfazione la notizia in quanto giunge in risposta alle proprie sollecitazioni da tempo presentate agli organi competenti”. “Non più

tardi dello scorso mese  di maggio –si legge nella nota AIO- il presidente AIO Salvatore Rampulla, in un suo articolo pubblicato su Prospettiva Odontoiatrica (l’organo d’informazione dell’Associazione NdR) sull’impossibilità per gli odontoiatri di accedere ai concorsi pubblici senza un diploma di specializzazione, scriveva che “diventa sempre più necessario, soprattutto oggi che il corso di laurea passa a sei anni, che il legislatore intervenga per sanare questa incongruenza riconoscendo la laurea in odontoiatria come specialistica, a tutti gli effetti di legge, soprattutto ai fini concorsuali”.

AIO ed ANDI ringraziano per la sensibilità dimostrata il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ed il referente per il settore odontoiatrico presso il ministero, il prof. Enrico Gherlone, che tanto si è adoperato per fare inserire la norma nel DdL che, ricordiamo, dovrà ancora essere discusso e licenziato dal Consiglio ei Ministri prima di cominciare l’iter parlamentare.


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