Anche durante le vacanze non si ferma l’attività dei finti dentisti e dei loro “compari ma, per fortuna, neppure quella delle forze dell’ordine impegnate a denunciare abusivi e prestanome. Questi i casi riportati dalla stampa locale nel mese di agosto.
Dieci fra dentisti, odontotecnici e assistenti alla poltrona il “bottino” di una serie di controlli svolti dai Nas di Piacenza in provincia in una ventina di studi dentistici. Cinque gli studi in cui sono state rilevate irregolarità: dall’utilizzo di medicinali scaduti all’esercizio abusivo della professione sanitaria sia da parte di diplomati odontotecnici che di assistenti alla poltrona. Denunciati invece per concorso in esercizio abusivo della professione i dentisti (veri) titolari dello studio. Gli odontoiatri coinvolti, informa la stampa locale, sono anche stati indagati per falsità ideologica, per aver rilasciato documenti fiscali per interventi non compiuti a norma di legge. In totale cinque i dentisti nei guai e cinque fra odontotecnici e assistenti alla poltrona.
Ad Alessandra la Guardia di Finanza ha denunciato padre e figlio (diplomati odontotecnici) rispettivamente di 70 e 44 anni per esercizio abusivo della professione. I finanzieri oltre a denunciare i due, uno scoperto in flagranza di reato, hanno sequestrato nei due studi dove operavano, 7 riuniti. Le indagini continuano per accertare anche gli illeciti fiscali commessi dai due.
Nella Capitale, i militari della Guardia di Finanza hanno denunciato tre finti dentisti che operavano in distinti studi, rivelatesi anche evasori totali. La stampa locale indica in 700 i pazienti curati dai tre negli ultimi 6 anni. Per sorprenderli con “le mani in bocca” i finanzieri si sono finti pazienti.
I carabinieri dei Nas hanno denunciato in provincia di Bari cinque persone (diplomati odontotecnici, titolari degli studi e personale ausiliario) per esercizio abusivo della professione. I denunciati operavano in diversi studi della zona: sequestrate le attrezzature.
In provincia di Caserta i Nas hanno sequestrato uno studio dentistico sprovvisto delle previste autorizzazioni sanitarie denunciando il titolare.
Ha rischiato la vita e ricoverata in ospedale una paziente di Reggio Emilia dopo aver subito un intervento odontoiatrico da un finto dentista siriano in un hotel della cittadina emiliana. La vicenda raccontata dal Resto del Carlino ha senza dubbio dell’incredibile. La donna entra in hotel con il finto dentista, già più volte cliente dell’albergo. Dopo qualche minuto il titolare dell’hotel sente delle urla di dolore, corre verso la camera e trova la donna che perde sangue dalla bocca. La donna davanti ai medici del 118 intervenuti dopo la chiamata del titolare dell'hotel, racconta dell’operazione al palato tentata dal sedicente medico siriano (consigliato da una amica) che nel trambusto è riuscito a far perdere le tracce.