Vietare l’uso dell’amalgama dentale e “bonificare” le bocche degli italiani è il fine della proposta di legge presentata dall’On. Domenico Scilipioti (IDV), ginecologo messinese particolarmente attivo verso le tutele alimentari e la prevenzione da materiali pericolosi.
Con la proposta di legge firmata anche da una ventina di parlamentari, l’On Scilipioti propone una serie di norme per tutelare il consumatore, in particolare soggetti vulnerabili –precisa- “rispetto ai rischi derivanti dall’uso del mercurio in odontoiatria, nonché per la difesa della salubrità ambientale dai pericoli connessi allo smaltimento dello stesso”.
Secondo la PdL, il Governo attraverso decreti legislativi dovrà vietare, senza eccezioni, l’utilizzo del mercurio in odontoiatria introducendo: “l’obbligatorietà della rimozione delle otturazioni in amalgama con protocollo di quadrupla protezione (maschera di ossigeno o aria purificata, disincastonamento con trapano a basso numero di giri e alto grado di raffreddamento e con fresa al carburo di tungsteno, diga in gomma, aspirazione fortissima); l’obbligatorietà di sistemi di protezione dai vapori di mercurio (maschera semifacciale con filtri dedicati o maschera di ossigeno o aria purificata) per il dentista e l’assistente alla poltrona; l’istituzione di almeno un centro nazionale di riferimento per la diagnosi e la cura dell’intossicazione cronica da mercurio usato in odontoiatria, nel quale sia possibile effettuare i test diagnostici essenziali per la diagnosi”.
Al fine di tutelare l’ambiente, se approvata, la proposta di legge dell’On. Scilipioti obbligherà tutti gli studi odontoiatrici, “pena la revoca della licenza”, ad utilizzare separatori di amalgama.
In accordo con le Regioni il Governo dovrà anche attivare campagne di informazione e di sensibilizzazione dei medici e dei cittadini riguardo i rischi derivanti dall’esposizione al mercurio usato in odontoiatria.
“L’importanza sociale e politica delle norme contenute nella proposta di legge – scrive nella presentazione del PdL l’On Scilipioti- induce ad auspicarne la tempestiva approvazione, nella consapevolezza della rilevanza che tali disposizioni rivestono al fine di tutelare la salute dei cittadini e la salubrità ambientale”.
“Nelle prossime settimane –ci dice il presidente ANDI Gianfranco Prada- chiederemo un incontro all’On. Scilipioti per spiegargli come l’uso dell’amalgama sia per alcune terapie odontoiatriche ancora indispensabile, pur essendo un materiale in disuso. Inoltre faremo presente che proprio la rimozione delle otturazioni in amalgama sia una delle operazioni più rischiose sia per il paziente che per gli operatori; come confermano molte ricerche scientifiche e lo stesso ministro della Salute con il Decreto Legislativo del 10 ottobre 2001 ha regolamentato in Italia l’utilizzo dell’amalgama dentale. Ricorderemo poi all’On. Scilipioti come già oggi la maggior parte degli studi dentistici italiani adotta tutta una serie di protezioni al fine di tutelare la salute dei pazienti, degli operatori ed anche dell’ambiente”. “Ma soprattutto –conclude Prada- evidenzieremo come il dover obbligatoriamente sostituire tutte otturazioni in amalgama, comporterebbe un costo sociale per i cittadini molto elevato: peraltro senza un reale motivo clinico”.
Intanto l’8 settembre la PdL è stato assegnato alla XII Commissione Affari sociali.