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Il dentista visto dai suoi pazienti. Una indagine del Dentista Moderno ne fotografa il rapporto
[venerdì 17 settembre 2010]

Per il quarto anno consecutivo il Dentista Moderno dedica il numero di agosto ad una indagine condotta su di un significativo numero di odontoiatri ponendo una serie di domande legate alla professione, alla sua organizzazione, l’evoluzione e le prospettive future.

Quest’anno la redazione ha cambiato il punto di vista di analisi, non più l’odontoiatra per capire il settore ma il paziente per capire come vede il dentista italiano. Dal prossimo anno, spiegano dalla redazione, le indagini dai due punti di vista saranno pubblicate ad anni alterni.
L’indagine è stata condotta su 2006 pazienti non suddivisi per sesso ma per face di età: la più rappresentata quella tra i 40 ed i 60 anni (52%) seguita dagli ultra sessantenni (34%) e dai più giovani fino ai 39 anni (14%). Non si conoscono le modalità con cui è stato svolto il sondaggio e se gli intervistati siano o meno assidui frequentatori degli studi dentistici.
La consapevolezza dell’importanza della salute orale negli intervistati è alta, il 51% pensa che sia giusto andare almeno due volte l’anno dal dentista; il 15% addirittura tre. Poi bisogna vedere se lo mettono in pratica; comunque se non lo fanno non si potrà dire che è perché hanno paura: il 77% ha dichiarato di non averne.
In prevalenza (71%) gli intervistai non sono contenti del proprio sorriso e trovano l’estetica dei denti importante: per il 60% molto importante mentre per il 35% “solo” mediamente importante.

La ricerca conferma che il dentista lo si sceglie perché è quello di famiglia (45%), oppure viene consigliato da un amico (35%) ma anche, e questa è una novità, dalla pubblicità (8%). Tendenzialmente si preferisce frequentare studi odontoiatrici con più professionisti specializzati (47%) rispetto a quelli con un solo clinico (38%).
La ricerca evidenza che i pazienti tendono a non cambiare con facilità il proprio dentista; il 52% ne ha cambiati da uno a tre, il 26% solo uno mentre il 21% più di tre. Le motivazioni sono prevalentemente perchè il dentista si è trasferito (per il 55% dei pazienti che hanno dichiarato che avevano cambiato il dentista); perchè non si è rilevato un buon dentista (per il 20%) mentre il 13% per motivi economici. Rimanendo sul fronte “monetario” magari è scontato constatare che alla domanda “come considera le cure odontoiatriche rispetto al loro costo?” gli intervistati hanno risposto: troppo costose (48%), costose (41%), eque (10%). Nonostante questo solo il 5% di loro sarebbe disposto a farsi curare da dentisti dell’Est Europa. Forse perchè chi ha provato i dentisti italiani si fida della loro professionalità visto che l’82% degli intervistati ha dichiarato di aver notato miglioramenti dopo le cure effettuate dal proprio dentista. 

Infine la ricerca ha chiesto se sanno chi è l’igienista dentale (il 78% ha risposto si) mentre l’82% degli intervistati conosce la differenza tra odontotecnico e dentista.


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