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Da Taormina ribadita la necessità di un Ordine autonomo per gli odontoiatri. Il Ministro Rotondi: a breve il Governo licenzierà il DdL Salute
[martedì 21 settembre 2010]

La due giorni organizzata lo scorso fine settimana dalla CAO Nazionale a Giardini Naxos (ME) con il convegno dal titolo “Odontoiatria e Società: Etica, Aggiornamento e Tutela della Salute” ha rilanciato con forza la necessità di un Ordine autonomo per gli odontoiatri.

“Un Convegno che ha dato il segno dell’importanza del ruolo ordinistico nell’odontoiatria”, ha commentato il presidente CAO Giuseppe Renzo sottolineando come l’evento “abbia consentito alla professione odontoiatrica di confrontarsi su temi così importanti quali la deontologia, la formazione, la riforma delle professioni, la lotta all’abusivismo, temi che tutti si riconducono alla tutela della salute dei cittadini”.

Un Ordine con piena autonomia di rappresentanza politica e amministrativa che possa rappresentare le specificità della professione odontoiatrica in tutti gli ambiti ottemperando, con maggiore incisività, alla funzione di tutela della salute del cittadino partendo proprio da una efficacie lotta al prestanomismo sono alcune delle indicazioni emerse.

Un Ordine degli odontoiatri che, hanno ricordato gli intervenuti, dovrà passare per una riforma generale delle professioni in un contesto europeo entrando poi nello specifico della professione odontoiatrica.

“Va bene fare un progetto unico che riguardi tutte le professioni già oggi regolamentate da Albi ed Ordini -ha detto Raffaele Iandolo membro della CAO Nazionale e Tesoriere FNOMCeO- ma che riguardi solo i principi generali. Voler regolamentare tutte le professioni secondo regole uniche si rischia di perdere di vista le singole specificità; per questo abbiamo accolto con favore, e sosteniamo con convinzione il DdL Salute in discussione in questi giorni in Consiglio dei Ministri che delega il Governo ad istituire un Ordine autonomo degli odontoiatri”.

Ordine autonomo che coabiterà con quello dei medici?

“Il problema non è quale sarà la residenza degli odontoiatri, ci dice Valerio Brucoli componente del CAO Nazionale e presidente della CAO di Milano, “ma l’autonomia, il come si intende svolgere la professione (come liberi professionisti o come avviene per i medici prevalentemente da dipendenti NdR) e il ruolo che si vorrà dare alla deontologia, all’etica. C’è differenza tra riforma degli ordini e quella delle professioni; su questo tema la categoria dovrà confrontarsi”.

Intanto sui tempi per l’approvazione del DdL Salute il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, presente al convengo, assicura che saranno brevi.

 


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