Sicuramente le strutture protesiche in “ziconia” sono il materiale del momento offrendo ottimi risultati estetici e clinici anche se questi sono influenati dalla cementazione..
Obbiettivo del lavoro pubblicato su Dental Cadmos (2010;09:152-166) è stato quello di valutare la morfologia di superficie di quattro ceramiche a base di ossido di zirconio dopo diversi trattamenti chimico-meccanici. Per effettuare la ricerca sono stati utilizzati dei dischi di ceramica (Ø 10x1 mm di altezza) di quattro differenti tipi di zirconio sinterizzato (Lava™, Cercon®, Aadva Zr e Zr IPS e.max ZirCAD); i dischi sono stati trattati con: 1. sabbiatura con particelle di Al2O3 di 125 μm (S), 2. selective infiltration etching (SIE), 3. soluzione mordenzante sperimentale, in cui i campioni sono stati immersi per 30 min, a 100 °C; (ST), 4. nessun trattamento (C). Cinque dischi per gruppo sono stati utilizzati per l’analisi con il microscopio elettronico a scansione (SEM) per valutare le caratteristiche di superficie al termine di ciascun trattamento. Tre dischi per gruppo sono stati cementati a un blocchetto di composito (Paradigm MZ100) con un cemento total-etch (Calibra) e osservati al SEM per l’analisi delle interfacce.
I test hanno evidenziato come i trattamenti chimico-meccanici di superficie hanno modificato la topografia della superficie delle quattro ceramiche di ossido di zirconio. Il trattamento ST ha aumentato la rugosità superficiale delle ceramiche analizzate, creando micro ritenzioni sulla superficie. Le immagini SEM delle interfacce resina/ zirconio hanno rivelato differenze morfologiche a seconda del trattamento eseguito sulla superficie di ossido di zirconio.
“Gli effetti dei differenti trattamenti di superficie –sostengono gli Autori- sono materiale-dipendente. L’applicazione della soluzione sperimentale (ST) sembra in grado di modificare la struttura della superficie di zirconio e la creazione di spazi micro ritentivi che potrebbero ottimizzare il meccanismo complessivo di adesione.