Il Dipartimento di Discipline Odontostomatologiche del Policlinico Gemelli, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Bari, ha avviato un progetto possono migliorare la qualità della vita delle persone con Sindrome di Down.
Il progetto di ricerca punta a indicare una più efficace e meno invasiva diagnosi di problemi odontoiatrici e ortodontici caratteristici delle persone con trisomia 21. Grazie all’uso di sofisticate fotocamere digitali, spiegano i ricercatori, sarà possibile eseguire misurazioni e fare diagnosi dettagliate, riducendo al minimo l’esecuzione di radiografie o altre tecniche più invasive, mal sopportate soprattutto dai piccoli pazienti. Attraverso questi strumenti teconologici sarà possibile ricostruire e analizzare in 3D i volti per individuare il trattamento più adatto.
“Questo e’ solo un esempio degli sforzi per rendere le cure quanto più ricevibili e accettabili dai pazienti con sindrome di Down, soprattutto quelli più piccoli -spiega all’agenzia AGI il prof. Roberto Deli, direttore del Dipartimento di Discipline Odontostomatologiche del Gemelli- Il tempo, e’ un fattore determinante per l’efficacia delle terapie: quanto prima si interviene, tanto più vantaggioso sarà il risultato. La prima visita e’ consigliata verso i 4-5 anni per riequilibrare la crescita di palato e mandibola; dopo sono fondamentali assidui controlli periodici”.
Al Policlinico Gemelli esiste una specifica sezione dedicata ai bambini con Sindrome di Down o con gravi malformazioni congenite. Viene dedicato loro un giorno a settimana, il venerdì, in cui si effettuano cure. L’equipe, diretta dal prof. Roberto Deli, primario del servizio di Odontoiatria Riabilitativa ed Estetica e Direttore del Dipartimento, e’ composta dalla dott.ssa Laura Cacucci, coordinatrice del servizio e dai dott. Aurora Forcella, Anna Borrelli, Giulia Vallogini, Raffaella Baffa.