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Dal Forum di Cernobbio: sarà la FAD la protagonista della formazione ECM
[venerdì 22 ottobre 2010]

Si è concluso a Cernobbio (CO) il secondo Forum nazionale ECM che il Ministero definisce positivo forte delle oltre 1300 presenze.

Come lo scorso anno l'appuntamento comasco ha dato la possibilità agli addetti ai lavori di confrontarsi con la Commissione nazionale ECM sul sistema cercando di capire le regole ma anche di suggerire miglioramenti.

Non molte le novità per i discenti, il sistema dal loro punto di vista è ormai noto; saranno i provider ad accreditare e rilasciare i crediti, crediti che verranno erogati solo dopo che sarà stata certificata la loro presenza all’evento e se avranno risposto correttamente ad almeno l’80% del domande poste nel test di valutazione finale. Tra le novità l’introduzione del dossier formativo (da creare ed aggiornare direttamente on-line sul sito del Cogeaps) che come ci ha spiegato Giovanni Leonardi -Direttore del dipartimento risorse umane e professioni sanitarie del Ministero della Salute- è uno strumento a disposizione del professionista per definire la propria formazione. Altra new entry rispetto al vecchio sistema l’impegno degli Ordini nel valutare la formazione dell’iscritto. Ordini che proprio per via del ruolo di “controllore” non potranno accreditare eventi come provider se non per argomenti che riguardano l’etica e la legislazione. Ma gli stessi Ordini chiedono la possibilità di organizzare anche eventi su argomenti clinici.

Ancora nessuna novità sul fronte delle sanzioni per chi non rispetterà il programma ECM; neppure l’aver affidato agli Ordini il ruolo di controllore sembra risolvere la questione visto che tutti, sia i rappresentanti ordinistici che quelli del ministero, hanno chiarito che il fatto che gli Ordini e Collegi debbano verificare e certificare il precorso formativo dell’iscritto attraverso il dossier formativo, non significa che automaticamente dovranno sanzionarli come invece indicato dal codice deontologico. Il rischio è che il lavoro di verifica si traduca solo in un dispendioso atto burocratico.

La FAD sembra oggi lo strumento indicato da tutti, Ministro della Salute compreso, come l’ideale per aggiornasi secondo quanto dettato dal nuovo sistema ECM. Ma siccome sapere non basta, bisogna anche “saper fare”, ecco che alla FAD si affianca la formazione residenziale (corsi, congressi) creando quel “doppio binario” che tanto ha fatto discutere sul lago di Como.

Per quanto riguarda i liberi professionisti ancora nessuna novità sul tema di sgravi fiscali o altre agevolazioni che dovrebbero ridurre gli svantaggi nei confronti dei colleghi dipendenti del SSN. Durante la sua relazione il presidente CAO Giuseppe Renzo, in qualità di coordinatore della sottocommissione “libera professione” all’interno della Commissione ECM, ha nuovamente evidenziato le criticità del sistema per i liberi professionisti anche per le mancate agevolazioni fiscali.  “Per i liberi professionisti –ha detto Renzo- non è cambiato nulla, continua ad essere disatteso l’accordo Stato Regioni del 2009 sul tema ECM. Tutti gli obiettivi sono calibrati per i collaboratori del SSN, difficile trovare una armonizzazione. Su 150 crediti che i professionisti devono reperire solo 10 saranno erogati da istituzioni mentre 140 da privati e questo è mercificare l’ECM. Gli Ordini devono avere un ruolo più centrale anche come provider”.

Infine i numeri.

Ad oggi sono 200 i provider accreditati con il nuovo sistema ma entro febbraio 2011 quando il vecchio sistema andrà definitivamente in pensione saranno 1200 secondo le previsioni del Direttore della Commissione ECM Maria Linetti. Sul fronte entrate la stessa Linetti ha dichiarato all’Adnkonos Salute che il vecchio sistema ha fatto “incassare” circa 10 milioni di euro l’anno di cui la metà è servito per coprire le spese tecniche ed il resto per finanziare ricerca ed eventi formativi gratuiti.

 


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