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Quali sono le iniziative contro i finti medici? Lo chiede al Ministro Fazio l’On. Negro
[venerdì 12 novembre 2010]

Un’altra interrogazione parlamentare si aggiunge a quelle già presentate in parlamento sul fenomeno dell’abusivismo medico ed odontoiatrico. L’ultima in ordine cronologico è quella dell’On. Giovanna Negro, infermiera della Lega Nord, che attraverso una interrogazione a risposta scritta (4-09278) chiede “quali iniziative il Ministro intenda intraprendere o abbia avviato al fine di contrastare il fenomeno dell'abusivismo medico e garantire il legittimo affidamento dei pazienti nell'esercizio della libera scelta del medico curante”. 

Questo il testo dell’interrogazione: 

Al Ministro della salute.

-         Per sapere - premesso che:
nelle ultime settimane, gli organi di stampa si sono occupati del caso di Matteo Politi, trentenne veronese che avrebbe curato oltre trecento pazienti senza avere né il titolo, né la competenza di medico chirurgo;

-         sul caso è stata aperta un'indagine giudiziaria, al fine di verificare presso quali strutture sanitarie M.P. abbia prestato il proprio servizio e quali documentazioni fossero state presentate dal presunto medico per attestare le proprie qualifiche professionali;

-         le indagini sono state estese anche al restante personale operante presso le strutture sanitarie del veronese presso cui ha prestato la propria attività M.P., al fine di verificare in particolare i titoli professionali dei medici riconducibili a cooperative esterne;

-         il problema dell'abusivismo medico sembra infatti interessare soprattutto quelle società e cooperative cui le strutture pubbliche spesso appaltano servizi strumentali all'attività istituzionale, quali ad esempio l'utilizzo dei mezzi di soccorso legati al sistema di emergenza territoriale 118;

-         l'articolo 38 del codice penale punisce chiunque eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesto una speciale abilitazione dello Stato. Lo stesso articolo 33 della Costituzione prevede l'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni. Tale abilitazione appare tanto più necessaria nell'ambito medico, in quanto il diritto alla salute è espressamente configurato dall'articolo 32 come un diritto fondamentale del singolo ed interesse della collettività;

-         in Italia, ogni anno, circa mille persone sono sottoposte a processo per esercizio abusivo della professione; l'attività ispettiva è svolta in primo luogo dai Nas e dalla Guardia di finanza; il Nas nel 2009 ha denunciato 1.170 persone per esercizio abusivo della professione medica, di cui 450 falsi odontoiatri;

-         è molto difficile quantificare il numero effettivo dei soggetti che esercitano abusivamente la professione medica e più in generale le professioni sanitarie: per i «falsi» odontoiatri le stime si aggirano intorno ai circa 15.000 abusivi (contro i 56.000 regolari); per i medici la percentuale tra abusivi e regolari appare più ridotta (10-15 mila abusivi a fronte dei 340.000 iscritti all'ordine);

-         l'identificazione dei falsi medici, odontoiatri o infermieri comporta un impegno spesso cospicuo di investigatori e mezzi, ma le pene previste continuano ad essere esigue (sei mesi di detenzione o una multa di 516.000 euro);

-         è necessario adottare tempestivamente misure di controllo sull'effettiva diffusione del fenomeno, al fine di salvaguardare il legittimo affidamento dei pazienti e prevenire ulteriori danni alla salute; in particolare, sarebbe opportuno riflettere su un possibile coinvolgimento delle aziende sanitarie locali e degli stessi comuni nell'attività di monitoraggio sul territorio:

quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere o abbia avviato al fine di contrastare il fenomeno dell'abusivismo medico e garantire il legittimo affidamento dei pazienti nell'esercizio della libera scelta del medico curante.

 


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