E’ stato presentato ieri a Roma il Rapporto Pit Salute realizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale Diritti del Malato giunto alla sua XIII edizione. Il rapporto fotografa la situazione dell’assistenza sanitaria italiana attraverso le segnalazioni dei cittadini effettuate agli sportelli del Tribunale Diritti del Malato, prevalentemente inerenti alla sanità pubblica.

Difficile accesso alle cure per via dei lunghi tempi d’attesa, poca informazione, mancanza di strutture per lungodegenti sono alcune delle maggiori criticità evidenziate dal rapporto 2009; ovviamente non sono mancate le segnalazione di malpractice in particolare per oncologia ed ortopedia.

Per quanto riguarda l’odontoiatria le denuncie per presunti errori hanno riguardato il 9% delle segnalazioni mantenendo un trend costante negli anni. Le segnalazioni hanno riguardato prevalentemente interventi di cure canalari, devitalizzazioni e otturazioni; errate estrazioni dentarie, esecuzioni di protesi con materiali scadenti; danni trigeminali causati da errata estrazione dentale e da errati inserimenti di perni; danni su elementi dentari sani durante manovre di cura; inefficaci cure di granulomi; rotture di ponti e protesi a breve distanza dall’inserimento. Segnalati anche dubbi sulla corretta sterilizzazione degli strumenti. In misura ridotta, rispetto alle altre branche della medicina, le segnalazioni per errori diagnostici che per l’odontoiatria si attesta intorno al 1,5% contro il 38% di oncologia. Odontoiatria indicata come una delle prime tre branche della medicina in cui i pazienti faticano ad ottenere informazioni sulla terapia e la documentazione sanitaria.

Ma non solo una carenza d’informazione “clinica”, i cittadini lamentano difficoltà di reperire informazioni dalle istituzioni sui servizi odontoiatrici pubblici. Odontoiatria pubblica che raccoglie il poco lusinghiero primato della specialità con i tempi di attesa più alti per una visita.

Come ogni anno dal Pit Salute emerge poi la necessità di ampliare il Lea odontoiatrici.