In merito alla nostra notizia “Odontotecnici noi i più penalizzati dall’abusivismo odontoiatrico. ANTLO e SNO “siamo una categoria seria”, l’ANTLO Sicilia ci chiede di precisare che il comunicato letto dal dott. Emanuele Cusimano Segretario Sindacale ANDI Palermo durante il convegno “Professioni ed abusivismo in ambito sanitario: è ora di cambiare le regole” non era un comunicato unitario ma si trattava di due singoli comunicati.

Per dovere di cronaca riportiamo integralmente quanto letto dal dott. Cusimano.

Nota ANTLO

“La maggior mortificazione per una categoria è quando il delinquere di uno pseudo appartenente infanga tutta la categoria poiché non si identifica nell'uomo, ma nel suo titolo, perpetrando una azione delinquenziale.

Uomini, che forse per puro sbaglio o per semplicità didattica, hanno un titolo di odontotecnico senza neanche essere a ruolo per tale attività, ma che effettuano terapie mediche e prescrivono farmaci  senza nessuna cognizione di causa, determinando ai pazienti gravi danni, spesso irreversibili.

Con questo loro modo di agire hanno criminalizzato un’intera categoria di professionisti seri e capaci; Persone che fanno delle  loro attività di titolari di laboratori una passione inverosimile, proiettata verso una missione a dare il  meglio possibile dello stato dell’arte.

Noi dell’ANTLO, in quanto rappresentanti dei titolari di laboratorio odontotecnico, non possiamo  permettere più che tutto questo accada. Ecco perché stiamo verificando e mettendo in atto, dove possibile, la nostra costituzione come parte  civile nei processi che vedono coinvolti odontotecnici in pratiche abusive di odontoiatria.

Certo solo questo non basta! Ecco perché, da tempo, chiediamo l’istituzione della professione odontotecnica e il relativo albo, un organo istituzionale di auto governo che permetta finalmente di fare pulizia degli pseudo odontotecnici. Un albo che sia il vero strumento di pulizia di una categoria che si sente ingiustamente criminalizzata. Un albo che con i suoi organi giuridici, conferitegli dal Ministero della Giustizia, possa finalmente inattivare, con l’espulsione, la revoca del titolo abilitante e con l’interdizione, tutti i delinquenti che diplomatisi odontotecnici invece praticano  la professione di odontoiatra.

In pratica, una professione odontotecnica non per legalizzare un cattivissimo e illegale costume, come qualcuno vorrebbe, ma una professione di odontotecnico priva di ogni contatto con il cavo orale dei pazienti e con un grande strumento giuridico di autogoverno.

Sicuri che questo basti a far breccia nelle istituzioni, affinché la lotta contro l'abusivismo, sia il vessillo da innalzare per aver riconosciuto un titolo a garanzia della legalità e la salute del paziente Odontoiatrico”.

Il Presidente Territoriale ANTLO Sicilia Giuseppe Chiovaro

Nota SNO-CNA

“SNO-CNA si è fatto carico di portare all’attenzione dei vari interlocutori alcune proposte specifiche per combattere il fenomeno dell’illegalità diffusa in odontoiatria sia in termini preventivi, attraverso una campagna di informazione verso la pubblica opinione, sia in termini repressivi con l’adozione di severe misure sanzionatorie. Noi dello SNO-CNA reiteriamo l’invito e la proposta a collaborare con le componenti del mondo odontoiatrico per una adeguata lotta al contrasto all’insieme dei fenomeni che caratterizzano l’illegalità diffusa in odontoiatria anche perché combattere efficacemente l’abusivismo, significa combattere efficacemente il prestanomismo, ma anche l’evasione delle norme che presiedono le varie attività in odontoiatria ed anche l’evasione fiscale”.

Presidente Sno-CNA Giuseppe La Vecchia