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Stress da lavoro: dal 31 dicembre deve iniziare l’attività di valutazione
[venerdì 10 dicembre 2010]

Lo stress lavoro correlato è quella condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psichica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di rispondere positivamente alle richieste all’interno de mondo del lavoro.

Secondo la circolare del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali  del 17 novembre scorso “la valutazione dei rischi da lavoro non solo è un obbligo del datore di lavoro pubblico e privato e un'attività che condiziona qualsiasi intervento di tipo organizzativo e gestionale in azienda, ma deve anche deve comprendere 'tutti i rischi' per la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli 'immateriali' come quelli che riguardano lo stress lavoro-correlato”.

Come per tutti gli altri fattori di rischio anche quello da stress lavoro correlato deve essere oggetto di valutazione e la circolare indica nel 31 dicembre 2010 il termine di inizio di questa attività di valutazione.

La valutazione del rischio concernente lo stress lavoro, spiega il Ministero, richiede l’adozione degli stessi principi e processi basilari di altri pericoli presenti sul luogo di lavoro: identificare le fonti di stress, decidere quali azioni è necessario intraprendere, comunicare i risultati della valutazione e revisionarli a intervalli appropriati.

La valutazione si articola in due fasi: la valutazione preliminare (necessaria) e quella “eventuale” da attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro-correlato e le misure di correzione adottate dal datore di lavoro si rivelino inefficaci.

La valutazione preliminare consiste nella rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili in riferimento a:

- Eventi sentinella: indici infortunistici; assenze per malattia; turnover; specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori.

- Fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro e attrezzature; carichi e ritmi di lavoro; orario di lavoro e turni; corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti.

- Fattori di contesto del lavoro: ruolo nell'ambito organizzativo, autonomia decisionale e controllo; conflitti interpersonali al lavoro.

Se dalla valutazione preliminare emerge un esito negativo, ovvero non vengono individuati elementi di stress, il datore di lavoro è tenuto solo a darne conto nel Documento di Valutazione del Rischio e a prevedere un monitoraggio. Nel caso in cui si riscontrino, invece, elementi di rischio da stress lavoro-correlato tali da richiedere appositi interventi, il datore di lavoro dovrà procedere alla pianificazione e all'adozione di interventi correttivi.


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