La Commissione Nazionale ECM sta avviando un tavolo di lavoro con le parti sociali, le aziende ed i liberi professionisti per delineare gli aspetti specifici legati alla nuova fase dell’ECM tra cui gli incentivi per i professionisti che si aggiornano.
A dirlo è Maria Linetti segretario della Commissione Nazionale per la Formazione Continua in una intervista pubblicata sul numero di febbraio de Il Dentista Moderno.
“Il Sistema ECM –dice il segretario- pur entrato a regime è ancora in “rodaggio”. Il termine rodaggio sta a rappresentare che il Regolamento, approvato dalla Commissione nazionale per l’accreditamento dei Provider, e i provvedimenti correlati sono a tutt’oggi oggetto di verifica e di aggiornamento. La Commissione sta procedendo a definire anche gli altri aspetti del sistema, non ultimo quello della ricaduta della formazione continua (valutazione dell’efficacia e della qualità) e, soprattutto, quello degli incentivi in favore dei professionisti sanitari che si aggiornano. Per realizzare quest’ultimo passaggio la Commissione sta avviando un tavolo di lavoro con le parti sociali, le aziende e i liberi professionisti”.
Nessuna indicazione sui tempi per l’attivazione dello strumento informatico che dovrebbe permettere ai professionisti di creare e gestire il proprio dossier formativo, come previsto dalla sistema ECM.
“Il CO.GE.A.P.S. –spiega la Linetti- in collaborazione con il sistema informativo dell’Agenas, sta definendo l’anagrafe dei professionisti sanitari e l’implementazione dei crediti formativi per il dossier formativo”.
Segretario della Commissione che risponde anche alla critiche avanzate dai professionisti che si sentono penalizzati dal sistema rispetto ai colleghi dipendenti del SSN ribaltando però il problema. La dott.ssa Linetti ammette che i liberi professionisti non possono essere equiparati ai dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale perché le loro esigenze formative sono spesso superiori a quelle dei sanitari dipendenti pubblici. “L’offerta di una prestazione sanitaria qualificata e aggiornata –spiega- è linfa vitale per il libero professionista, quindi l’aggiornamento, paradossalmente, è assolutamente necessario proprio per la specifica concorrenzialità della prestazione stessa”.
Quindi, cercando di sintetizzare, il professionista indifferentemente dall’obbligo ha tutto l’interesse di aggiornarsi per essere competitivo sul mercato.
In merito alle richieste avanzate da ANDI dopo il Forum sulla formazione continua dell’ottobre scorso la Linetti dice: “L’ANDI è una grande associazione che merita ogni considerazione, pertanto ritengo che il suo apporto alla Commissione non debba mancare. Il problema interviene nel momento in cui dobbiamo definire il ruolo che l’ANDI può assumere all’interno della Commissione stessa”. Coinvolgimento, spiega che “potrebbe avvenire sia sotto il profilo della rappresentanza, in quanto detiene il maggior numero di professionisti iscritti e quindi come parte sociale, ma anche come soggetto produttore di formazione”.
Intanto proprio qualche settimana fa una delegazione ANDI ha incontrato il Comitato di Presidenza della Commissione ECM per illustrare le richieste. Comitato di Presidenza che, stando ad una nota dell’associazione, si è detto disponibile ad esaminare le proposte dell’associazione mirate, in particolare, ad agevolare i liberi professionisti nell’acquisizione dei crediti.