Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
Osservasalute 2010: migliorano i dati sull’accesso alle cure odontoiatriche, peggiorano quelli sull’osteonecrosi
[martedì 8 marzo 2011]

Per il secondo anno il Rapporto Osservasalute fotografa le abitudini in merito alla salute orale degli Italiani. Quest’anno vengono sviluppati due indicatori: la domanda insoddisfatta di cure odontoiatriche, elaborata con i risultati dell’Indagine Multiscopo dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), e l’ospedalizzazione per osteonecrosi della mascella da bifosfonati.

Sul fronte della frequentazione dello studio dentistico da parte degli italiani il Rapporto evidenza un miglioramento rispetto a quanto rilevato lo scorso anno, anche se ancora un 9,7% nei 12 mesi precedenti l’indagine dichiara di non aver effettuato una visita specialistica connessa alla salute del cavo orale pur presentandone la necessità. Nel precedente Rapporto coloro che nell’ultimo anno non si erano recati dal dentista erano il 14%.

La fotografia territoriale conferma una differente sensibilità tra il Nord e Sud rispetto alle visite odontoiatriche anche se solo 6 regioni (Campania, Sardegna, Puglia, Sicilia, Calabria e Basilicata) presentano dei valori superiori a quello nazionale. Il valore più elevato si registra in Basilicata (16,1%), mentre quello più contenuto caratterizza la Valle d’Aosta (3,5%). Valori inferiori all’8% si registrano anche in Liguria, Umbria, Friuli Venezia Giulia e nelle 2 Province Autonome del Trentino-Alto Adige.

Dati più preoccupanti quelli sui tassi standardizzati di dimissioni ospedaliere per osteonecrosi dell’osso mascellare che evidenziano un aumento, seppur minimo, rispetto al 2008. 5,10 per 1000 abitanti il dato rilevato nel 2001 contro il 5 per 1000 abitanti quello del 2008.

Sul fronte territoriale la regione con il tasso standardizzato più alto è la Lombardia con 12,10 per 100.000 abitanti (uomini 13,90 vs donne 10,70) seguita dalla Campania, 9,60 per 100.000 (uomini 10,60 vs donne 8,80) e dalla Puglia, 7,90 per 100.000 (uomini 8,60 vs donne 7,20). Nel 2008, invece, è la Puglia a riportare il tasso più elevato pari a 13,30 per 100.000 abitanti (uomini 15,10 vs donne 11,70) seguita dal Friuli Venezia Giulia con 11,80 per 100.000 (uomini 12,90 vs donne 10,70) e dall’Emilia-Romagna 10,10 per 100.000 (uomini 10,70 vs donne 9,60).

Osservasalute (2010) è un'approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell'assistenza sanitaria nelle Regioni italiane presentata oggi all'Università Cattolica. Pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che ha sede presso l'Università Cattolica di Roma e coordinato dal Professor Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Rapporto è frutto del lavoro di 203 esperti di sanità pubblica, clinici, demografi, epidemiologi, matematici, statistici e economisti distribuiti su tutto il territorio italiano, che operano presso Università e numerose istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali (Ministero della Salute, Istat, Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale Tumori, Istituto Italiano di Medicina Sociale, Agenzia Italiana del Farmaco, Aziende Ospedaliere e Aziende Sanitarie, Osservatori Epidemiologici Regionali, Agenzie Regionali e Provinciali di Sanità Pubblica, Assessorati Regionali e Provinciali alla Salute).

 

 


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it