Non sono piaciute le dichiarazioni fatte dal dott. Massimo Mazza in merito all’intervento di implantologia effettuato ieri sul Presidente del Consiglio e riportate oggi dai principali quotidiani italiani. In particolare ad “innervosire” i dentisti sono state una serie di interviste (noi vi proponiamo quella pubblicata su La Repubblica) nelle quali il dott. Mazza spiega la tecnica utilizzata (Nobel Guide NdR) indicandola come “un sofisticato intervento di chirurgia implantare".
Alla domanda che cercava di capire come mai l’intervento non è stato fatto al San Raffaele dove solitamente il Premier si reca per le cure, il dott. Mazza dice: “Guardi al San Raffaele l´intervento che ho fatto io non lo possono fare. Non hanno la mia tecnica”.
“Nel nostro Paese ognuno è libero giustamente di scegliere il proprio dentista –dice il presidente ANDI Gianfranco Prada alle agenzie di stampa- ma le tecniche citate dal dott. Mazza costituiscono da tempo un patrimonio comune a migliaia di studi odontoiatrici”. “La chirurgia implantare guidata dal computer e l'utilizzo del microscopio operatorio –ha continuato- non solo sono a disposizione di una struttura istituzionale come il San Raffaele, ma sono quotidianamente utilizzate dagli odontoiatri libero professionisti nei loro studi su migliaia di pazienti, a testimonianza dell'elevato livello qualitativo delle cure odontoiatriche praticate in Italia”.
Ma non solo, il presidente Prada invoca anche l’intervento dell’Ordine di Milano ritenendo “deontologicamente scorretto che un collega parlando di un paziente importante si faccia pubblicità, utilizzando canali mediatici e vantando peculiarità esclusive che tali non sono, ma al contrario costituiscono il livello comune dell'attuale terapia odontoiatrica italiana”.
Ma era il caso commentare queste interviste chiediamo al presidente ANDI?
“Già dalle prime ore del mattino gli indirizzi di posta elettronica del nostro sito internet ed anche la mia personale è stata invasa da messaggi di colleghi indignati per le dichiarazioni del collega. L’intervento mi è sembrato doveroso per tutelare la professionalità dei dentisti italiani e soprattutto per cercare di spiegare ai cittadini che il tipo di riabilitazione effettuata sull’On. Berlusconi è una tecnica utilizzata con successo da molti colleghi su tantissimi pazienti e non una tecnica per “pochi eletti”.