Come per molti dirigenti d’azienda anche gli Onorevoli in attività, ma anche gli ex parlamentari ed i loro familiari (coppie di fatto incluse), hanno la propria sanità integrativa: il Fondo di solidarietà della Camera. Per godere dei benefici offerti dal Fondo i parlamentari versano il 4,5% della propria indennità parlamentare ovvero 526,66 euro a testa. Un rapporto favorevole visto che i 5.574 iscritti nel 2010 hanno ottenuto rimborsi per 10 milioni di euro.
A rivelarlo è il sito Parlamento- Wikileaks gestito dal gruppo dei Radicali e la notizia è stata ripresa dal quotidiano Il Giornale con un pezzo pubblicata nell’edizione di oggi.
Gli iscritti al Fondo, secondo il suo regolamento, possono richiedere le prestazioni sanitarie rimborsabili -praticamente tutte anche se effettuate all’estero- presso la struttura sanitaria o il professionista che preferiscono e presentare al Servizio per le competenze dei parlamentari entro tre mesi dalla data di emissione la fattura o ricevuta fiscale e la relativa documentazione clinica. Rimborsi che vengono erogati secondo un tariffario approvato dal Fondo. Tariffario non disponibile.
Dai documenti pubblicati i rimborsi per le cure odontoiatriche per il 2010 ammontano a 3milioni e 90 mila euro. L’odontoiatria risulta la seconda fonte di spesa (il 30,5% del totale) subito dopo quella riferita ai ricoveri ed agli interventi chirurgici (3,17 milioni, 31,3% del totale).
Tra i rimborsi meno importanti quelli riferirti alla prescrizioni di occhiali (488mila euro), protesi ortopediche (37.412 euro), protesi acustiche (186.400), cure termali (200mila euro) e psicoterapia (257mila euro). Stando ai dati presentati il Fondo è attivo anche grazie agli investimenti patrimoniali effettuati negli anni.