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Il Vicepresidente ENPAM dice: nessun timore per le pensioni dei dentisti italiani. Ma per mantenerle accettabili bisogna rivedere i contributi
[lunedì 2 maggio 2011]

Dopo l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti sullasostenibilità delle pensioni di medici e dentisti a 30 anni e le preoccupazionidella professione abbiamo chiesto al Vicepresidente ENPAM Giampiero Malagnino(dentista, ex presidente nazionale ANDI) la posizione dell’Ente.

 

Il parere della Cortedei Conti sui vostri bilanci deve preoccupare i dentisti italiani?

Assolutamente no. I dentisti italiani non devonopreoccuparsi del parere della Corte dei Conti ma si debbono occupare di comestanno costruendo la loro pensione. La Corte dei Conti ha evidenziato unproblema: la sostenibilità delle prestazioni previdenziali dell'ENPAM per iprossimi trent’anni. Devo ricordare che la finanziaria del 2007 ha portatol'equilibrio attuariale (la sostenibilità, o per essere più chiari lapossibilità di pagare le pensioni) da 15 a 30 anni per gli enti di previdenzadei professionisti. E' come se l'Unione Europea decidesse che il debitopubblico degli Stati aderenti debba passare dal 60% del PIL al 30% in ungiorno. Noi sapevamo ben prima della Corte dei Conti (che lo ha dedotto daglistudi attuariali fatti sul bilancio 2009 e a nostra disposizione nel dicembre2010 che noi le abbiamo fornito) che non avevamo la sostenibilità a 30 anni.

Noi possiamo prendere provvedimenti solo dopo aver ricevutoquegli studi.


E dopo averli ricevuticome vi siete mossi?

Il CdA li ha letti, le consulte li hanno studiati ed hannodato fin dal gennaio scorso indicazioni di massima agli uffici dell'ENPAM sultipo di intervento da proporre.

Inoltre la relazione definisce "confortanti" ibilanci della Fondazione degli anni 2008 e 2009: una bella soddisfazioneconsiderando gli attacchi pervenuti sui nostri investimenti fatti in queglianni di crisi finanziaria mondiale. Quella crisi ha portato il CdA ariconsiderare il modello di investimenti mobiliari affidando a Goldman Sachs,che si avvale della supervisione del prof. Mario Monti, lo studio dellabest-practice europea e mondiale per una Fondazione come la nostra. La bancad'affari e il prof. Monti illustreranno i risultati di questo studio al nostro Consigliodi Amministrazione del 20 maggio prossimo.

 

Quindi le polemichesono “una montatura giornalistica” come aveva dichiarato quando presentaste ilbilancio nel 2008?

Come si dice, non è una notizia il cane che morde un uomo maun uomo che morde il cane. I giornali hanno ricevuto la relazione della Cortedei Conti (noi non l'abbiamo ancora ricevuta ufficialmente: oggi è il 29aprile. Abbiamo potuto leggerla sul sito della Corte dei Conti) ed hanno ritenutodi pubblicare la notizia attirando l'attenzione con i titoli un po’ esagerati amio parere. Ci sono stati giornali che prima di pubblicare la notizia hannochiesto ad ENPAM che stava succedendo ed altri che non hanno ritenuto di farlo.Valuti lei chi ha dato la notizia in maniera più utile.

 

Lei però più volte siè espresso indicando che bisogna intervenire rivedendo la contribuzione el'erogazione delle pensioni.

Come lei sa, da almeno 6 anni dico che le pensionidell’ENPAM sono troppo generose. Sono infatti calcolate basandosi su unasperanza di vita a 65 anni (età in cui è previsto il pensionamento dei medici edei dentisti). Fortunatamente la speranza di vita è arrivata a 78 anni perl'uomo e a più di 81 per la donna. Questo significa che ci sono troppi anni divita post-lavorativa che non sono coperti dai versamenti fatti quando silavora: quindi qualcuno dovrà pagare per questi anni "scoperti". Lasostenibilità a 15 anni non evidenziava ufficialmente questo problema, lo fa lasostenibilità a 30.


Oggi si parla di unariforma del sistema pensionistico per ENPAM nel 2012, ci può dare delleanticipazioni?

Secondo le indicazioni che le consulte hanno dato, inparticolare quella della libera professione, si deve intervenire allungandol'età lavorativa, diminuendo i rendimenti; oggi ogni 1.000 euro dati all'ENPAMdanno diritto ad una pensione di 140 euro l'anno: troppi. Per mantenere lepensioni ad un livello accettabile (adeguatezza delle pensioni) bisognerà aumentarei versamenti. Tutto ciò senza toccare i diritti acquisiti  e cercando di favorire i giovani. Sono ancheconvinto, visto la natura della libera professione che bisognerà offrire ailiberi professionisti varie possibilità tra le quali scegliere quella più appropriataper ognuno di noi.


Dopo l'elezione delnuovo CdA si era parlato di un tavolo di lavoro sulla revisione dello statutodell'Ente. A che punto sono i lavori?

Ci siamo riuniti più volte ed abbiamo individuato ilpercorso per arrivare alla definizione dello statuto in modo che sia la piùcondivisa possibile. Tra poco presenteremo un documento sul quale chiederemo ilparere di tutti.

 

Una maggioreautonomia della professione odontoiatrica all'interno dell'ENPAM tutelerebbemeglio le pensioni dei dentisti italiani?

Non so se li tutelerebbe meglio, sono certo che gliodontoiatri sarebbero più partecipi della vita dell'Ente. Certamente ènecessario che la componente odontoiatrica sia più direttamente edautonomamente rappresentata nei momenti decisionali; sempre in clima, anchestatutario, di collaborazione e mai di contrapposizione. I dubbi che i mediciutilizzino i nostri versamenti per pagare le loro pensioni ormai non ci sonopiù.

 

Lei è statorecentemente nominato nel CdA di Enel Green Power in quanto ENPAM è azionista.Il suo nuovo incarico condizionerà il suo lavoro come vicepresidene all'internodell’Ente?

Assolutamente no. E' un successo che imputo alla categoriamedica ed odontoiatrica che ha saputo essere momento di coagulo degli interessidelle casse professionali che hanno azioni in EGP e all'interno del CdAdell'ENPAM prefigurando un'alleanza tra le casse dei liberi professionistisulla quale stiamo lavorando da tempo.

 E' una bella sfidaper me che la vivo come una nuova e interessante esperienza, ma che non puòdistogliere la mia attenzione dall'ENPAM e dall'Adepp.


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