Presentati, prima delle chiusura dell’attività parlamentare per le festività natalizie, alla Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti di gestori di forme di previdenza e assistenza sociale obbligatorie i bilanci consuntivi e preventivi per l’Enpam, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici.
La Commissione ha espresso considerazioni favorevoli sull’operato dell’Ente ma ha precisato alcune osservazioni in merito alla gestione; la prima si riferisce alla composizione del patrimonio dell’ente che negli ultimi anni è profondamente mutata tanto che nel 2006 ben il 63% dell’intero patrimonio è composto da investimenti mobiliari pari a 4.752 milioni di euro. Particolare attenzione deve essere posta, secondo la Commissione, al riequilibrio di un eccessivo sbilanciamento verso forme di investimento mobiliare a favore di titoli a basso indice di rischio per evitare contraccolpi pericolosi dovuti alla recente crisi dei mercati internazionali ma anche a eventuali problemi di sostenibilità di lungo periodo dovuti al crescente numero di pensionati.
In questa direzione già nel corso del 2006 erano stati attuati interventi correttivi al sistema previdenziale, interventi diversi per ognuno dei quattro fondi gestiti con l’obiettivo comune di un maggiore contenimento della spesa pensionistica attraverso una riduzione delle aliquote di rendimento applicate al reddito medio annuo eliminando le maggiorazioni che erano previste per chi posticipava il pensionamento dopo i 65 anni. Azioni di questo tipo devono essere, secondo la Commissione, estese ed ampliate nel corso del 2007 abbinate ad una riduzione dei costi di gestione per i quali viene previsto un incremento del 20% nel bilancio di previsione del 2007.
L’Enpam che gestisce quattro diversi fondi di previdenza per la professione medica -il Fondo di previdenza generale (di cui la «Quota A » dedicata a tutti gli iscritti all'Albo e la «Quota B» dedicata alla libera professione), il Fondo medici di medicina generale (FMG), il Fondo degli specialisti ambulatoriali (FSA), il Fondo degli specialisti esterni (FSE)- si occupa di fornire ai propri iscritti pensioni di vecchiaia, inabilità, reversibilità, malattia e maternità e diverse prestazioni assistenziali come ad esempio il pagamento delle borse di studio o il pagamento di rette in istituti di lungodegenza e dopo la legge del 2007 ha previsto la creazione di un Fondo di previdenza complementare.