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L’importanza della diagnosi nelle stomatiti ulcerose per prescrivere la cura efficacie
[giovedì 12 maggio 2011]

Le stomatiti ulcerose croniche sono malattie autoimmuni ma necessitano di cure particolari secondo uno studio condotto dai ricercatori della Tufts University School of Dental Medicine di Boston. Solamente 39 casi sono stati riportati nella letteratura clinica  inglese da quando questo disturbo è stato identificato come condizione clinica nel 1989. Questi casi sono stati diagnosticati più frequentemente in donne di età compresa tra i 40/50 anni e si presentavano simili a placche orali erosive (oral erosive lichen planus)

“Attualmente la diagnosi di questo disturbo richiede una biopsia chirurgica che deve essere mandata ad un laboratorio esterno per uno speciale esame di immunifluorescenza microscopica " precisa il Dr. Lynn Solomon, uno degli autori dello studio e professore associato nel dipartimento di patologie orale e maxillo facciali dell'università di Tufts. “Una diagnosi accurata è importante perchè le cure solitamente utilizzate per le malattie autoimmunitarie non hanno effetti su questa patologia"

”In studi precedenti era stato identificato che i pazienti affetti da questo disturbo presentavano anticorpi particolari prodotti da una risposta immunitaria del tessuto proprio ma non eravamo sicuri –spiega il ricercatore- che questi anticorpi contribuissero ad un processo biologico benigno”.

Lo studio ha invece individuato che questi anticorpi erano patogeni.

Per dimostrarlo i ricercatori hanno applicato anticorpi da 4 pazienti affetti da CUS a modelli tridimensionali di tessuti cutanei ed hanno verificato che gli anticorpi non hanno avuto effetto ad una bassa concentrazione; ad una concentrazione più alta hanno invece rivelato un completo distaccamento della parte superficiale dell’epitelio. I ricercatori sono quindi giunti alla conclusione che gli anticorpi non provocano danni alle cellule della superficie epiteliale ma causano un cambiamento di una proteina delle cellule che consente di attaccarsi al tessuto connettivo; mancanza di coesione che provoca la lacerazione del tessuto come risulta dalle lesioni che caratterizzano questo disturbo.

“In studi futuri –conclude il prof. Solomon- si vorrebbe capire meglio il meccanismo che lega la risposta autoimmune alle lacerazioni ulcerose in modo da ottimizzare gli approcci alla cura di questa patologia per valutare anche l'efficacia di una terapia a base di idrossiclorichina (hydroxychloroquine) e farmaci antimalaria che vengono utilizzati ma che non sono sempre ben tollerati da molti pazienti per i gravi effetti collaterali che possono avere".


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