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Tavoli al Ministero sull’odontoiatria, facciamo chiarezza
[lunedì 16 maggio 2011]

La scorsa settimana vi avevamo informato sulla richiesta dalla CAO nazionale, approvata dall’Assemblea dei presidenti degli Albi provinciali, al Ministero della Salute in merito all’attivazione di un tavolo tecnico su alcune questioni inerenti la professione odontoiatrica. Pubblicata la notizia alcuni presidenti CAO, ma non solo loro, ci hanno inviato la nota del Ministero della Salute datata 18 aprile con la quale veniva informato il presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo dell’istituzione del tavolo tecnico per regolamentare a livello nazionale i requisiti tecnici necessari per l’apertura al pubblico di uno studio odontoiatrico al fine di uniformare le procedure di autorizzazione.

Per questo motivo abbiamo ritenuto che il Ministero avesse accolto solo in parte la richiesta avanzata dall’Assemblea CAO.

Dal Ministero ci fanno, però, notare che il tavolo tecnico sulle autorizzazioni sanitarie era stato richiesto precedentemente dal presidente CAO Giuseppe Renzo con una lettera inviata al Ministro della Salute prof. Ferruccio Fazio in data 8 marzo 2011. Un tavolo, chiedeva il presidente Renzo, che possa dare alle Regioni tramite la Conferenza Stato Regioni un atto di indirizzo e coordinamento a livello nazionale sulla questione delle autorizzazioni sanitarie per gli studi odontoiatrici per uniformare sul territorio nazionale le norme di competenza regionale.

Richiesta analoga, ci informano dal Ministero, era stata avanzata anche da AIO il 23 marzo.

Per quanto riguarda la richiesta di un ulteriore tavolo per affrontare le altre problematiche di interesse odontoiatrico, come richiesto dall’Assemblea CAO, dal Ministero ci fanno sapere che la richiesta, ritenuta legittima, è in fase di analisi da parte del Ministro.

Probabilmente, pensiamo noi, un maggior coordinamento tra le stesse associazioni del settore magari tramite il Referente presso il Ministero della Salute per l’odontoiatria, prof. Enrico Gherlone, servirebbe ad ottimizzare le richieste presentando il settore più unito.

Sul tema vi segnaliamo anche il nostro pezzo sulle posizioni di AIO ed ANDI.


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