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ENPAM difende la sua natura privata e chiede interventi al Parlamento
[mercoledì 18 maggio 2011]

L’ENPAM chiede la riaffermazione della propria natura privata (alla Fondazione sono stati imposti impropriamente vincoli tipici degli appalti pubblici) e chiede interventi di equità fiscale e contabile (fine della doppia tassazione, stesso regime fiscale per gli enti previdenziali pubblici e privati, applicazione della cedolare secca sugli affitti, riduzione dell'Iva sulle ristrutturazioni, calcolo dell'equilibrio trentennale in base al valore reale del patrimonio, provvedimenti sui riscatti di laurea, fine degli obblighi Inps per i medici specializzandi e loro trasferimento all'Enpam).

Questa è la sintesi delle richieste dell’Ente previdenziale di medici e dentisti italiani contenute in un comunicato stampa attraverso il quale ENPAM “esprime forti preoccupazioni per i tentativi sempre più diffusi e frequenti di modellare la previdenza privata secondo principi di organizzazione e gestione pubblicistica”.

Oltre a chiedere in sede legislativa che venga ribadita in maniera inequivocabile la natura privata della Fondazione, l’ENPAM “sollecita il Parlamento e il Governo a riconsiderare tutta la politica fiscale, profondamente iniqua, messa in atto nei confronti delle Casse privatizzate” e chiede:

 

1. Di superare il regime della doppia tassazione, caso unico in Europa.

2. Di applicare alle Casse privatizzate lo stesso regime fiscale riservato agli Enti previdenziali pubblici e ai Fondi di previdenza complementare.

3. Di estendere la “cedolare secca” sugli affitti e la riduzione dell’IVA sui lavori di riqualificazione anche agli immobili di proprietà dalle Casse privatizzate.

4. Di valutare l’esistenza dell’equilibrio trentennale, richiesto alle Casse privatizzate dalla Finanziaria 2007, tenendo conto del valore attuale del patrimonio immobiliare e non del valore storico di acquisto (che, per effetto dell’inflazione e dell’aumento del valore degli immobili, è generalmente molto inferiore al reale)

5. Che lo Stato assuma a suo carico una parte degli oneri per la ricongiunzione, presso le Casse che adottano il sistema retributivo, degli anni di laurea precedentemente riscattati presso l’INPS

6. Che le borse di studio dei medici specializzandi vengano assoggettate alla contribuzione Enpam e non più alla gestione separata dell’Inps (e che i contributi già versati all’Inps in base alla previgente normativa vengano trasferiti alla Cassa dei medici).


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