Una professione che deve guardare avanti e non rincorrere unpassato che non tronerà più è il consiglio del prof. Enrico Gherloneintervenuto oggi a Rimini a commentare i dati presentati durante la tavolarotonda “A che punto è la crisi? La situazione del mercato dentale organizzatoda ANDI ed UNIDI.
“La professione cambia perché sono cambiate le richieste deipazienti, e per dare le risposte adeguate i dentisti devono cercare diadattarsi ma senza snaturare la propria professione”.
La politica sostiene certo la professione, ha ricordato ilreferente presso il Ministero della Salute per il settore odontoiatrico ePresidente eletto del Collegio dei Docenti precisando però che per la political’interlocutore principale è il cittadino che chiede cure odontoiatriche aprezzi sostenibili. Altro punto importante su cui si dovrà lavorare, “e già sista lavorano” ha detto Gherlone, è la preparazione dei futuri odontoiatri. “Undentista preparato consapevole della propria professionalità difficilmente sifarà attrarre dalle sirene che nel settore si chiamano prestanomismo o centrilow-cost”.
Sulla necessità di lavorare ad una strategia di filiera si èconcentrato il messaggio di Mauro Matteuzzi presidente UNIDI. “Non è più tempodi personalismi ed azioni separate –ha detto il presidente UNIDI- ma bisognacominciare a costruire un progetto unitario che permetta di portare i cittadiniitaliani, che non ci vanno, negli studi dentistici”.
Non mollare puntando sulla propria professione sapendo che identisti liberi professionisti non sono soli e che l’associazione li sapràsupportare, anche in questi momenti difficili, è quanto ha detto il presidenteANDI Gianfranco Prada.
“Da tempo –dice il presidente Prada- l’associazionemonitorizza il mercato analizzandolo per dare strumenti sempre più efficaciallo studio dentistico. Una associazione impegnata a difendere il modellolibero professionale partendo da azioni concrete come l’alleggerimento dellenorme, della burocrazia dello studio”.
Prada che ha poi invitato gli studenti in odontoiatriapresenti in sala a non farsi prendere dallo sconforto e continuare a crederenella professione”.