Tra le ipotesi, anticipate da alcuni organi di stampa, sui possibili interventi contenuti nella riforma fiscale allo studio del Governo vi è quella di aumentare di un punto le aliquote Iva; imposta che come sappiamo, per dentisti ed odontotecnici in quanto esenti, è di fatto un costo.
Per questo la modifica delle aliquote, anche se solo di un punto percentuale, porterebbe ad un aumento dei costi dei materiali ed attrezzature -considerando il valore complessivo del mercato dentale- quantificabile in oltre 12 milioni di euro l’anno.
Aumento che andrebbe a sommarsi a quelli dei prodotti avvenuto negli ultimi anni che si stima siano stati dell’oltre 7%. Aumenti che stando ai dati forniti dal Centro studi ANDI sono stati assorbiti in questi anni direttamente dagli studi dentistici, visto che circa il 60% di loro, in questi ultimi 3 anni, non hanno aumentato i propri tariffari.