E’ l’evoluzione del paziente virtuale presentato lo scorso anno da una azienda giapponese che permetteva agli studenti di odontoiatria di fare pratica su pazienti virtuali che “esprimevano” anche consenso o paura.
La sua evoluzione presentata in questi gironi sembra aver raggiunto un notevole livello di affinità sia nella figura che nelle reazioni di un paziente vero.
Il nuovo rivestimento esterno, in silicone e non più in PVC, offre allo studente la sensazione, al tatto, di sfiorare una pelle vera. Nella bocca oltre ai denti è stata riprodotta anche la lingua con movimenti reali. Il manichino simula dolore quando lo studente esagera con il trapano, vomita quando i tirocinanti non aspirano la saliva correttamente o agiscono in modo scorretto e simula i movimenti della testa; anche quelli involontari come lo starnuto.