Ridurre del 20% i controlli sui professionisti e le piccole imprese è quanto, sintetizzando, contenuto in una direttiva (la 2011/92210) inviata dalle Entrate ai propri uffici territoriali.
Secondo quanto hanno riportato i principali quotidiani ed agenzie stampa, la direttiva invita gli uffici territoriali a concentrare i controlli sulle posizioni caratterizzate da rischio più elevato di evasione.
Verranno quindi evitate verifiche che non danno risultati significativi o che portano a contestazioni di dubbia tenuta giuridica o di natura esclusivamente formale, ovvero dove non siano state rilevate violazioni sostanziali adeguatamente sostenibili. Secondo alcune stime pubblicate ci saranno 45.000 controlli in meno (da 221.831 a 177.340) a carico di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori.
Nella direttiva il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera chiede agli uffici regionali e locali che "l'analisi approfondita del rischio di evasione debba comportare una diminuzione dei controlli che si concludono con risultati poco significativi o addirittura con esito negativo a valle dell'istruttoria eseguita". Direttore che sottolinea l'esigenza di ottenere concreti e significativi risultati quantitativi non debba assolutamente comportare contestazioni di dubbia tenuta giuridica o di natura meramente formale, laddove l'analisi di rischio non sia stata appropriata e il controllo non abbia consentito l'individuazione di violazioni sostanziali adeguatamente sostenibili.