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Gli italiani trascurano ancora troppo la propria salute orale e non solo per la crisi
[mercoledì 13 luglio 2011]

Sufficienza “tirata” è il voto che si meritano gli italiani in tema di salute orale secondo quanto illustrato questa mattina al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano per la presentazione alla stampa del 31° Mese della Prevenzione Dentale ANDI e Mentadent che come da tradizione permetterà agli italiani, nel mese di ottobre, di effettuare visite di controllo gratuite presso i dentisti ANDI aderenti

“Quando negli anni 70 ANDI e Mentadent decisero di attivare il Mese della Prevenzione Dentale –dice la prof. Laura Strohmenger coordinatrice del Centro OMS di Milano- i bambini senza carie erano poco meno del 10% oggi sono più del 67%. Nonostante ciò, la situazione italiana necessita di sforzi continui per non perdere i risultati ottenuti”.  “Una buona salute orale è il primo passo verso il mantenimento di una buona salute generale –ha continuato la prof. Strohmenger- ed ancora oggi la situazione sociale è, purtroppo, un fattore discriminate per lo stato di salute di denti e gengive”.

Visto che il nostro SSN ha deciso di non investire nella prevenzione della salute orale, ricorda la prof. Strohmenger sottolineando come sia necessaria una nuova indagine epidemiologica per definire quali siano gli interventi da effettuare sul territorio, è il singolo cittadino che deve pensarci in autonomia capendo che la prevenzione è l’unico reale strumento che permette di evitare le patologie odontoiatriche.

Italiani che anche se in questi 30 anni hanno migliorato l’attenzione verso spazzolino e dentifricio possono fare molto meglio.

“Molti dati indicano come ancora oggi una buona parte di cittadini italiani non si reca dal dentista almeno una volta l’anno” ricorda il presidente ANDI Gianfranco Prada. “Secondo l’OCSE  l’Italia è tra gli ultimi posti per numero di visite annuali odontoiatriche, considerando che il numero medio di visite pro capite nel nostro Paese è di 0,9, mentre la media dei paesi OCSE è di 1,3: in Francia la media è di 1,7 volte; in Spagna 1,5 mentre in Germania 1,4. La ricerca del 2010 di Osservasalute ha evidenziato che il 9,7% degli intervistati ha dichiarato di non essersi recato dal dentista nell’ultimo anno, pur avendone necessità. In tempi di crisi, secondo i dati rilevati dal Centro Studi ANDI, gli italiani rinunciano ad andare dal dentista per le visite di controllo, per sedute di igiene orale, oltre che per le prestazioni protesiche ed implantari”.

Circa 3 milioni di pazienti hanno disertato gli studi dentistici dal 2008 ad oggi, ha evidenziato Prada.

Ricordando come trascurare la propria salute orale non effettuando almeno una visita di controllo ogni anno si accentua il problema, con la conseguenza di necessitare in seguito di cure più complesse e quindi costose, il presidente Prada sottolinea come “il Mese della Prevenzione Dentale è di fatto il primo programma di prevenzione odontoiatrica che permette a tutti i cittadini, sull’intero territorio nazionale, di effettuare gratuitamente una visita di controllo annuale”.


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