Ieri molti articoli pubblicati su vari siti e giornali hanno ripreso un lancio dell’agenzia Adnkronos Salute che informava della denuncia di ANDI all’Antitrust verso le promozioni di prestazioni odontoiatriche a prezzi iperscontati offerte dai dentisti attraverso il sito Groupon; iniziativa di cui vi avevamo informato a fine giugno.
Oggi Grouon Italia utilizza lo stesso canale, l’Adnkronos Salute, per ribadire quanto già ci aveva spiegato ovvero che si attiene scrupolosamente a quanto indicato dalla legge. Groupon Italia che aveva già chiarito a ANDI con una lettera formale la posizione del Gruppo.
In particolare Groupon Italia precisa ad ANDI che "l'articolo 2 (lettera b) del Dl 223/2006, convertito in legge 248/2006, ha abrogato, dalla data dell'entrata in vigore, le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali, il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni. Di conseguenza - afferma - la categoria degli odontoiatri può fare pubblicità informativa, indicando le prestazioni che è possibile fornire e il prezzo, liberamente determinato, che deve soltanto essere commisurato alla difficoltà, alla complessità, alla qualità della prestazione e deve tener conto delle competenze e dei mezzi impegnati (articolo 54 del Codice deontologico medico)".
Sull’esito della denuncia di ANDI dall’Antitrust non vogliono rilasciare dichiarazioni prima che la questione non sarà affrontata dal Collegio dell’Autorità. Però in una intervista che sarà pubblicata sul Giornale dell’Odontoiatra del gruppo Elsevier di settembre, il presidente dell’Autority, Antonio Catricalà, ammette che gonfiare il costo delle prestazioni per indicare sconti molto consistenti potrebbe essere considerato un messaggio ingannevole.