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Quale futuro per il giovane dentista? Da precario ma con retribuzioni in linea con i coetanei di altre professioni
[lunedì 5 settembre 2011]

Per gli 860 futuri dentisti che avranno superato i test di ammissione svolti questa mattina e si saranno potuti iscrivere ad uno dei 34 atenei sede di corso di laurea, quali saranno le prospettive di lavoro al termine dei sei anni di studio? Nonostante la crisi del settore odontoiatrico i giovani dentisti non se la passano poi così male rispetto ai coetanei che hanno scelto altre professioni anche se, a differenza dei coetanei non dentisti, la loro situazione lavorativa è più precaria.

Ad evidenziarlo sono i dati forniti alla nostra redazione dal prof. Angelo Mastrillo (membro dell’Osservatorio professioni Sanitarie del Ministero dell’Università) elaborati sulla base di quelli pubblicati dal XII rapporto Alma Laurea 2010 sull’occupazione dei giovani laureati. Sul fronte dell’occupazione per medici, dentisti e professioni sanitarie la possibilità di trovare uno sbocco professionale dopo la laurea è quasi certezza visto che il’97,2% dei laureati nel triennio 2007-2009 ha trovato una occupazione. Ad alzare la media sono le professioni santiarie. Per odontoiatria la media nazionale rilevata dal prof. Mastrillo degli occupati tra i laureati dal 2007 al 2009 è del 66%. Sicuramente meglio di un coetaneo laureato in discipline Geo-biologiche (47,1%), Chimico farmaceutiche (48,5%) o giuridiche (50,2%). Dal punto di vista delle Università, Varese (94%), Verona (88%) e Torino (86%) sono quelle con il tasso più altro d’ingresso nel mondo del lavoro nel triennio dopo la laurea mentre Messina (41%), Bari (45%) e L’Aquila (48%) quelle con il più basso. In generale sotto la media nazionale si trovano gli studenti laureati nelle università del Centro Sud fatta eccezione per le due università sarde: Cagliari e Sassari (67% di studenti occupati per entrambe).

Se consideriamo invece i redditi dei giovani dentisti questi sono allineati con quelli dei coetanei medici.

Stando ai dati che ci ha fornito il Servizio Studi Previdenziali e Documentazionale dell’ENAM, il reddito medio dichiarato dai dentisti nella fascia di età tra i 25 ed i 34 anni è di 27.956,45 euro. Reddito che scende a circa 1.500 euro al mese se consideriamo quelli con meno di 5 anni di anzianità dalla laurea. 2.300 euro mensili dopo tre anni dalla laurea il reddito medio mensile dei medici; 1.200 euro al mese per un coetaneo con laurea per l’insegnamento,1.300 quello di uno psicologo o di un avvocato. I dati dell’ENPAM rivelano, però, che a differenza dei medici e della maggioranza degli altri neo laureati (prevalentemente dipendenti) i giovani dentisti entrano da subito nel mondo del lavoro ma come liberi professionisti, con tutti i rischi del caso.


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