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Abusivi e prestanome, i casi dell’estate: c’è anche un operaio cinese. In provincia di Lecco un sindaco è costretto a far sgomberare lo studio di un abusivo più volte denunciato
[venerdì 9 settembre 2011]

Gli abusivi e di prestanome, ma fortunatamente anche le forze dell’ordine, non vanno in ferie. Ecco quelli “scovati” durante le vacanze di cui la stampa locale ha dato notizia.

In provincia di Monza i carabinieri dei Nas hanno denunciato il legale rappresentante (diplomato odontotecnico) di uno studio odontoiatrico ed il direttore sanitario che gli permetteva di curare i propri pazienti. Sequestrata anche la struttura.

Ma questi sono solo gli ultimi dei tanti falsi dentisti e prestanome che i Nas di Milano hanno portato alla luce in questi ultimi mesi: dodici i denunciati in tre mesi informano gli stessi carabinieri.

A Milano, a fine agosto, i carabinieri della compagnia di Porta Monforte hanno denunciato un operaio cinese che curava in casa i denti dei propri connazionali effettuando anche estrazioni. In questo caso il finto dentista cinese oltre alla denuncia per esercizio abusivo della professione si è “beccato” anche una denuncia per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Durante l’irruzione i militari hanno trovato in studio quattro cinesi irregolari.

A Mandello del Lario, in provincia di Lecco, per riuscire ad allontanare un finto dentista più volte denunciato dai Nas, è intervenuto il sindaco che ha emesso un ordinanza di sgombero.

“È un signore –commenta su di un giornale locale il sindaco Riccardo Mariani- che si definisce odontotecnico e ha preso di mira Mandello aprendo studi in quello o quell'altro appartamento, sempre in paese, e regolarmente poi allontanato dalle forze dell'ordine perché è abusivo. Gli ambienti di questo cosiddetto studio non rispettano nemmeno le più elementari norme di sicurezza”.

Nel Veneto, a Bassano del Grappa, due abusivi rispettivamente di 52 e 59 anni, sono stati condannati a pagare una ammenda di 1.200 euro per esercizio abusivo della professione medica.

Fra il 2009 e il 2010, nella loro qualità di soci e amministratori di un poliambulatorio, il primo condusse attività di medico odontoiatra e igienista dentale su almeno cinque persone; il secondo fece lo stesso su almeno due persone.

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