“La sbornia finita male per il nuovo profilo professionale e l'interesse esclusivo rivolto al voler rimanere nella sanità ha fatto completamente dimenticare ai nostri dirigenti sindacali che il mondo dell'odontotecnica è fatto in primis da imprenditori titolari di piccole o piccolissime imprese”. Comincia così, dopo una lucida analisi del percorso sindacale degli ultimi decenni percorso dalla associazioni odontotecniche una sorta di lettera aperta alle associazioni odontotecniche da parte del Consiglio direttivo Siced.
Associazione culturale che chiede una più attenta difesa delle imprese odontotecniche piuttosto che di una rincorsa ad oltranza della figura di professione sanitaria.
“Che ci importa se diventiamo professionisti sanitari –leggiamo- se perdiamo le nostre imprese? E' la difesa delle nostre imprese il primo compito delle nostre associazioni di categorie”.
La proposta è quella di intraprendere una lotta al fine di incrementare la richiesta di dispositivi protesici permettendo al cittadino di defiscalizzarne i costi.
“Intorno a questa ipotesi –scrive il Consiglio Siced- si può creare un'ampia convergenza che vada dalle associazioni odontotecniche alle associazioni dei consumatori, a quei rappresentanti o partiti politici interessati a favorire i cittadini meno abbienti e alla lotta all'evasione fiscale, all'industria e al commercio del dentale e anche ai settori più responsabili ed illuminati degli odontoiatri”.
Una defiscalizzazione che per la Siced dovrà essere abbinata ad una fatturazione separata con iva al 4% come accade per altri dispositivi medici.
“Su questa proposta –conclude il direttivo Siced- costruiremo il prossimo documento di programma per la categoria”. Su sito dell’associazione si è già aperto il dibattito.