Per cercare di arginare il fenomeno dei “social shopping” -isiti internet che propongono l’acquisto di prodotti e prestazioni, anchesanitarie e mediche, a tariffe scontatissime- la FNOMCeO chiede aiuto ai Nas.
Qualcuno leggerà l’iniziativa come un atto dovuto altri comeuna intimidazione verso gli studi medici e dentistici che utilizzano il sito diGroupon per veicolare le proprie offerte di prestazioni a tariffe scontate. Perla FNOMCeO è solo una questione di tutela della salute pubblica visto che,scrive la Federazione dei medici ed odontoiatri, il sito Groupon “promuove lapossibilità di acquisto di prestazioni mediche ed odontoiatriche a tariffeirrisorie, indiscutibilmente inferiori ai costi di produzione”.
Una iniziativa che nella nota inviata ai Nas viene definitadal presidente FNOMCeO Amedeo Bianco “ingannevole perché non consente ilcontrollo del rispetto della promessa e suscita allarme, non essendosostenibile un’offerta a costo inferiore agli stessi fattori di produzione”.
Occorre quindi verificare, spiegano dalla Federazione, e perfare questo chiamano in causa i carabinieri dei Nas chiedendo in particolare dieffettuare controlli sulle strutture ed i professionisti che promuovono leproprie prestazioni attraverso il sito verificando in particolare l’idoneità el’autorizzazione delle strutture, che le prestazioni siano erogate da personalespecialistico, le fatture da cui sia possibile desumerne la veridicità delleofferte, la regolarità delle attrezzature, l’utilizzazione di personaledipendente in regola con il costo del lavoro.