Gli odontoiatri non avranno il proprio Ordine autonomo ma rimarranno, con un proprio Albo, federati con i medici. Albo che dovrà, però, godere di una piena autonomia.
E’ questo l’esito delle votazioni avvenute ieri sera alla Camera dell’articolo 6 (riforma degli ordini professionali) del DDL “Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”.
La Camera ha infatti approvato con 273 voti a favore e 259 voti contrari un emendamento dell’On. Donata Lenzi (Pd) che proponeva l’abolizione della lettera “t”, dell’articolo 6, quella che prevedeva l’istituzione dell’ordine autonomo degli odontoiatri.
L’articolo 6 è poi stato definitivamente approvato con le modifiche apportate.
Per gli odontoiatri rimane quindi quanto previsto alla lettera “r”: “prevedere le modalità con le quali gli albi, gli elenchi e i registri professionali ricompresi in un medesimo ordine, nel rispetto dell'integrità funzionale dello stesso, hanno piena autonomia nell'esercizio delle funzioni di rappresentanza, di gestione e disciplinari”.
Il voto alla Camera dimostra come, anche alla luce della decisione di rimandare la discussione sugli Albi per le professioni sanitarie, il Parlamento sia orientato verso la non istituzione di nuovi Ordini professionali.