L’ADA (American Dental Association), l’Academy of General Dentistry (AGD), American Academy of Periodontology (AAP) e l’APhA) American Pharnacistics Association stanno collaborando per informare i cittadini che molti farmaci di utilizzo comune comportano un alto rischio di secchezza delle fauci. Si tratta di oltre 500 medicinali tra i quali antistaminici per allergia e asma, farmaci per il controllo dell’ipertensione, diuretici e antidepressivi.

Le forme più acute di secchezza delle fauci, spiegano dall’ADA, possono provocare problemi di salute in particolare per la popolazione anziana come infezioni orali o carie. Circa la metà degli Americani quotidianamente utilizzano almeno uno di questi farmaci, mentre per gli over-65 la percentuale sale al 90%.

“Ogni giorno un adulto in normali condizioni di salute produce la quantità di saliva sufficiente per proteggere i propri denti dall’attacco della carie -nota il Dr.Fares Elias, presidente AGD- e sono stimati in circa 25 milioni gli Americani con una produzione di saliva insufficiente per proteggere i propri denti”.

I fenomeni temporanei di secchezza delle fauci dovuti a stress sono normali ma quando il problema diventa cronico come fare a riconoscerlo?

I sintomi comuni sono dolori mentre si mangia e mastica, una sensazione di bruciore e la necessità di bere molto durante i pasti. La persistenza di questi sintomi, spiegano gli esperti, rende i tessuti del cavo orale più esposti all’attacco delle infezioni come carie e disturbi parodontali e rende nelle persone anziane di difficile utilizzo la protesi rimovibile.

Come fare a prevenire forme più gravi di questo disturbo?

L’Associazione dei Farmacisti suggerisce delle viste preventive dal proprio odontoiatra informandolo delle quantità e tipologie di farmaci che vengono assunti, aumentare il consumo di bevande, utilizzare chewingum senza zucchero ed il consumo di ghiaccio; questi ultimi consigli possono contribuire ad alleviare i disturbi legati ad una salivazione scarsa. Da evitare invece bevande alcoliche , tabacco e caffeina.