Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
Analisi delle norme contenute in finanziaria per quanto riguarda gli iscritti ad un Ordine professionale. Parte seconda: la pubblicità e le altre norme che riguardano gli iscritti
[martedì 18 ottobre 2011]

In questa parte si approfondisce l’art. 3 del D.L. 138/2011 convertito in l. 148/2011, in tema di interventi in materia di professioni su praticantato, tariffe, pubblicità e assicurazioni.

L’art. 3 comma 5 pone per l’accesso alle professioni regolamentate i canoni che connotano gli ordinamenti professionali, individuandoli nella libera concorrenza, assieme alla presenza diffusa dei professionisti sul territorio nazionale, l’effettiva possibilità di scelta degli stessi, sorretta ad un’adeguata informazione relativamente ai servizi offerti, collegata alle tariffe e alla qualità dei servizi offerti dal professionista, ciò con riferimento all’esame di Stato, cui all’art. 33 comma 5 Cost.. Rimane quindi l’obbligo del superamento dello stesso e, la libertà di accesso si configura solo quando siano posseduti i titoli professionali necessari all’iscrizione, essendo prevista una verifica ex ante (percorso formativo, esame di abilitazione e iscrizione all’Albo).

Alle professioni sanitarie si applica certamente la lett. a) sul punto (secondo periodo) in cui è statuita la limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione in tutto il territorio dello Stato o in una certa area geografica.

La lett. b) pone l’obbligo di formazione professionale continua e permanente, collegato alla funzione dell’Ordine stesso, al controllo sulla qualità della prestazione (mediante l’acquisizione dei crediti formativi) una volta conseguita l’abilitazione e l’iscrizione all’Albo .

La lett. c) disciplina il tirocinio professionale per l’accesso alla professione, con criteri che garantiscano l’effettivo esercizio della formazione e il miglior esercizio della stessa. E’ previsto un compenso di natura indennitaria al tirocinante, commisurato al suo concreto apporto. Aggiungerei, come avevano proposto gli ingegneri , che l’equo compenso a favore di chi svolge il tirocinio, deve essere equo, tenendo conto del regime tariffario delle prestazioni rese. E’ prescritto dai D.M. 509/99 e D.M. 142/98 ed è frutto di accordo tra università, ordine professionale ed enti/professionisti presso cui il tirocinio si svolge.  

La lett. d) in merito alle tariffe, ribadisce che sono il compenso spettante al professionista, pattuito per iscritto tra le parti, all’atto del conferimento dell’incarico professionale (art.2233 c.c.) utilizzando come parametro le tariffe professionali e in mancanza di forma scritta sono presi come riferimento i minimi tariffari. Alle professioni sanitarie tale norma interessa in quanto, lavorando in forma societaria, il parametro delle tariffe assume validità in caso di contenzioso con il committente, qualora questo sia un ente pubblico. Inoltre il professionista è tenuto a fornire al cliente ogni informazione utile circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento del mandato, sino alla sua conclusione.

La previsione della lett. e) quanto al sacrosanto obbligo di assicurarsi avverso i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, è economicamente onerosa ma necessaria a determinare la serietà del professionista. E’ evidente che vi sia una diversità di rischi tra professionisti anche appartenenti allo stesso Ordine, in relazione al volume d’affari e alle specializzazioni. Per alcune professioni, come quella forense, notarile, medica e di ingegnere è anche auspicabile il deposito di una fideiussione basata sul volume d’affari dell’anno solare precedente.

Quanto al disposto di cui alla lett. g), la liberalizzazione della pubblicità informativa, anche se non prevista dal codice deontologico – e deve essere inserita nello stesso-è già di fatto presente da tempo.

A cura prof. Marco Quadrelli: Docente di Diritto Amministrativo Elettronico al CdL magistrale in Scienze per il lavoro sociale e le politiche di Welfare, Facoltà Sociologia - Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

Vai alla prima parte


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it