La notizia della perquisizione della sede romana dell’ENPAM, avvenuta l’11 ottobre scorso, aveva fatto riemergere dubbi e preoccupazioni sull’Ente che ricorda come “le riforme, imposte da una legge e rese necessarie dall’allungamento della speranza di vita della popolazione italiana, non hanno nulla a che vedere con l’inchiesta in corso”.
“L’intervento della Guardia di Finanza è un atto dovuto disposto dalla Procura di Roma -informa l’Ente in questa indagine si è dichiarato parte offesa- in seguito alla presentazione di un esposto da parte dei presidenti di cinque Ordini provinciali dei medici. L’invito ad indagare era stato inizialmente sostenuto anche da un Consigliere di amministrazione dell’ENPAM, Salvatore Sciacchitano, il quale ha poi dichiarato “superate le motivazioni” che lo avevano “indotto a presentare l'esposto”.
Ieri i militari hanno riconsegnato gli hard disk prelevati durante la perquisizione.
“Siamo felici per la velocità con cui la Guardia di Finanza ha eseguito le ricerche”, ha dichiarato il vicepresidente vicario della Fondazione ENPAM Alberto Oliveti. “Quest’ulteriore verifica è senz’altro positiva per i medici e gli odontoiatri italiani ai quali confermiamo che il loro ente previdenziale è una casa di vetro, dove tutto deve avvenire nella piena trasparenza”.