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ECM, dal terzo Forum, le questioni che interessano i liberi professionisti. Brucoli (CAO) superare i problemi per i liberi professionisti
[giovedì 20 ottobre 2011]

Nonostante l’obbligatorietà dell’aggiornamento professionale sia da sempre sancita dal codice deontologico ed ora anche dalla manovra finanziaria di agosto –demandando agli Ordini controllo e sanzioni- dal Terzo Forum ECM organizzato dal Ministero della Salute lunedì 17 e martedì 18 ottobre a Cernobbio (Co) continua il dibattito se sia giusto indicare le sanzioni per coloro che non seguono il programma ECM oppure premiare chi lo fa.

Forum che ha concentrato prevalentemente i lavori sugli aspetti e le novità che il nuovo sistema, entrato a regime lo scorso anno, ha portato e porterà per i provider: tra tutte i controlli degli eventi formativi.

Per i liberi professionisti anche quest’anno, come negli anni precedenti, nessuna "concreta" novità in merito alle richieste di agevolazioni avanzate, alcune delle quali previste dall’Accordo Stato Regioni ma mai applicate.

“Rimangono ancora –ha spiegato Valerio Brucoli coordinatore del gruppo Libera professione all’interno della Conferenza Nazionale ECM durante la relazione svolta a Cernobbio- aperti i problemi di un sistema ECM che ha la necessità di chiarire particolari importanti per interpretare veramente le esigenze dei liberi professionisti e questo si potrà probabilmente farlo declinando nel Manuale di accreditamento dei provider i condivisi passaggi enunciati nella nuova proposta di Accordo Stato – Regioni”.

Si tratta, spiega Brucoli, per Federazioni, Ordini, Collegi e Associazioni Riconosciute, di ampliare l’offerta formativa indirizzata soprattutto ai liberi professionisti su tematiche che vadano oltre l’etica e la deontologia, offerta che deve essere il meno onerosa possibile: l’obiettivo è quello di risolvere situazioni oggettive, come quelle dei costi e dell’aggiornamento su argomenti poco attraenti dal punto di vista remunerativo. Ma nono solo, bisognerà, anticipa il componente della CAO Nazionale, prevedere di fare “acquisire crediti formativi attraverso modalità flessibili per crediti anno” e di “valorizzazione i crediti formativi acquisiti con autoformazione anche attraverso il riconoscimento di attività tutoriali gestite dagli Ordini, ecc.”, passaggio che dovrà essere regolato nel Manuale di accreditamento dei Provider.


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