Dura nota di commento quella inviata dall’AIDI dopo il tentativo di fare passere nella Legge sulle norme per l’autorizzazione sanitaria una norma che avrebbe obbligato gli igienisti dentali a lavorare solo su prescrizione dell’odontoiatra.
“Abbiamo sventato un colpo di mano legislativo tentato in danno degli igienisti dentali in Regione Basilicata e riafferma l’indiscussa autonomia della figura professionale” scrive il presidente AIDI Marialice Boldi..
La proposta di legge, continuano dall’AIDI, “in assoluto silenzio e con una celerità di passaggio in Commissione senza precedenti, era stata portata con la medesima riservatezza e con la medesima urgenza martedì scorso in Consiglio regionale della Basilicata per l’approvazione. Sono bastati, però, solo due giorni all’AIDI – che nel frattempo aveva conferito incarico professionale all’avv. Pietro Ruggi di contestare ed impugnare presso ogni sede competente detta iniziativa legislativa – per rappresentare al Consiglio regionale di Basilicata i gravi profili di illegittimità di detta disposizione normativa, lì dove si voleva limitare l’esercizio della professione di igienista dentale solo all’interno di studi odontoiatrici (escludendo, quindi, la possibilità che gli igienisti dentali potessero svolgere attività in studi propri) e subordinando detta attività alla preventiva prescrizione dell’odontoiatra”.
Ove detta legge fosse stata emanata, spiegano, avrebbe violato gravemente il disposto del DM 137/99, che individua il profilo professionale dell’igienista dentale, che riafferma il diritto a svolgere l’attività in propri autonomi studi professionali, su mera indicazione dell’odontoiatra.
“Gli odontoiatri - afferma l’avv. Pietro Ruggi– devono accettare una volta per tutte che la figura professionale dell’igienista dentale ha una propria indiscussa autonomia, autonomia che permette, se lo ritengono opportuno, lo svolgimento dell’attività in autonomi e propri studi di igiene dentale su mera “indicazione” dell’odontoiatra” per cui qualsiasi tentativo di ripristinare lo status quo ante decreto ministeriale 137/99 sarà oggetto di dura opposizione e di impugnazione presso tutte le sedi istituzionali e giudiziarie competenti”.
“Pertanto –conclude la dott.ssa Boldi- il tentativo di “golpe legislativo” di parte della categoria degli odontoiatri mirante a limitare l’autonomia professionale degli igienisti dentali ed a riportarli in un alveo di sudditanza professionale rispetto agli odontoiatri, non solo è miseramente fallito, ma ha avuto l’effetto contrario riaffermando il principio legislativo che odontoiatri e igienisti dentali sono due professioni del tutto autonome tra di loro e che nessuna disposizione normativa relativa agli odontoiatri può disciplinare e limitare lo svolgimento della libera ed autonoma professione degli igienisti dentali”.