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Gli odontoiatri chiedono all’ENPAM più rappresentatività per meglio garantire i loro interessi, in particolare per quelli dei giovani
[venerdì 4 novembre 2011]

Non chiediamo altro che il riconoscimento dell’autonomia della professione odontoiatrica all’interno dell’Ente.

E’ questa in sintesi la richiesta avanzata all’Ente previdenziale di medici e dentisti dal presidente CAO Giuseppe Renzo durante il primo giorno di lavori del convegno organizzato da ENPAM in corso a Roma dal titolo “Le strategie del cambiamento”; giornata dedicata alle modifiche statuarie ed alla gestione del patrimonio.


“La professione odontoiatrica –ha detto il presidente Renzo- deve essere un punto di riferimento in questa fase di mutamento. Gli odontoiatri vogliono contribuire costruttivamente ed in piena sintonia con la componente medica a dare un futuro alla propria cassa previdenziale”.


Per poter fare questo Renzo chiede, anche a nome delpresidente AIO Pierluigi Delogu e di quello ANDI Gianfranco Prada, presenti in sala, una maggiore autonomia all’interno dell’Ente e la possibilità di incidere nelle scelte dell’Ente partendo dalla nomina dei propri rappresentanti.


“Non bisogna leggere le richieste unitarie della categoria odontoiatrica –ha detto Renzo- come una contrapposizione con la classe medica, anzi, sono esclusivamente il frutto di un lavoro che ha come fine quello di migliorare l’organizzazione del nostro ente previdenziale a garanzia degli interessi, legittimi, della professione odontoiatrica ed in particolare dei giovani”.


Questo il testo approvato e controfirmato dai presidenti diAIO, ANDI e CAO e presentato al gruppo di lavoro ENPAM che sta elaborando ilnuovo statuto.

 

“Gli odontoiatri concordano, in termini di piena attuazione e condivisione, i percorsi comuni volti a definire gli inevitabili processi di cambiamento che le professioni di Medico Chirurgo e di Medico Odontoiatra dovranno affrontare, anche in vista dell'approvazione del Disegno di Legge delega in materia di riordino delle professioni sanitarie.

La CAO Nazionale , AIO e ANDI, visto sancito e inequivocabilmente riconosciuto il diritto ad un percorso di maggiore autonomia della componente odontoiatrica in seno agli Ordini dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri, hanno inteso confrontarsi per valutare gli scenari e le ricadute che, a 30 anni dell'istituzione del Corso di Laurea in Odontoiatria e ProtesiDentaria, si possono ipotizzare. Dal confronto è emersa la comune volontà di continuare ed implementare quella riforma semplicemente iniziata nel 1994 con l'accesso degli Odontoiatri in ENPAM e che, oggi, in occasione della riforma dello Statuto dell'Ente, dovrebbe trovare il suo naturale prosieguo con il passaggio ad una autonoma e diretta forma di rappresentatività in seno alla collettività dei contribuenti. Si ritiene pertanto che, nell’ambito della riforma dello statuto Enpam, debba essere previsto che la componente odontoiatrica esprima in piena autonomia i propri rappresentanti di competenza ordinistica all’interno degli organi dell’Ente, in numero congruo e nel modo ritenuto più coerente con la normativa generale”.


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