Al convegno ENPAM “Le strategie del cambiamento” in corso oggi e domani a Roma presso il Grand Hotel Parco dei Principi, sono intervenuti due big della politica e dell’economia come il prof. Giuliano Amato ed il prof.Mario Monti.
Nel suo intervento in cui ha ripercorso la nascita della previdenza e la sua evoluzione, che però non è andata di pari passo con l’evoluzione (quindi giusto riorganizzarli) degli Enti, il presidente Amato è intervenuto anche sugli Ordini professionali.
“Oggi chiedere la liberalizzazione degli Ordini professionali non serve per migliorare l’economia. E’ una richiesta dettata dal momento, dalla rabbia”.
“I cambiamenti, e non solo quelli previdenziali – ha continuato Amato- non devono essere fatti con la clava ma con il bisturi asportando quanto non va e mantenendo la parte sana”.
Sollecitato dal presidente ANDI Gianfranco Prada che gli chiedeva di ipotizzare il futuro delle libere professioni nel mercato odierno, il prof. Monti ha evidenziato il ruolo dei professionisti come un importante tassello della società moderna e non solo dal punto di vista economico.
“Le professioni sono elementi importanti nell’economia della nostra società ma anche per quello che esse stesse rappresentano in ambito sociale”, ha detto.
E sugli Ordini professionali il prof. Monti ha difeso il loro ruolo.
“Ho sempre sostenuto che la loro abolizione non sia necessaria”, ha detto Monti ricordano però come sia corretto “cogliere alcuni aspetti che limitano l’evolversi delle professioni”. “Sarebbe giusto ed opportuno ogni tanto ripassare la tematica per capire se le norme e le regole che le regolamentano sono ancora attuali e se necessitano interventi per migliorare”.