Fino alle prossime elezioni, salvo imprevisti la scadenza è nella primavera 2013, questa legislatura continua anche con il cambio di Governo ed in teoria tutti i provvedimenti ad oggi presentati che interessano il settore dentale potrebbero essere ancora approvati.
Ma sarà realmente così?
Per quanto guarda l’esercizio abusivo della professione (queste le proposte di legge presentate sull’argomento: C.910, S.2420, S 2470, C.3956, C.4033, C.4218), è difficile che in questo scorcio di fine legislatura una di queste proposte arriverà all’approvazione; alcune non sono neppure state assegnate alle Commissioni competenti. Solo la proposta di legge Cardiello (S.2420) ha iniziato l’esame in Commissione ma dal luglio scorso non è più stata calendarizzata. Anche la proposta dell’On. Domenico Scilipoti (C.3510) che proponeva la rimozione per legge delle otturazioni in amalgama e quella dell’On. Erminio Quartiani (C.3975) che avrebbe introdotto il dentista di famiglia molto probabilmente non vedranno l’approvazione.
Non dovrebbero fare eccezione le proposte Scalera e Rondini che riguardano il nuovo profilo dell’odontotecnico (C.1688 e C.4125), assegnate alla Commissione ma mai prese in esame, così come quella dell’On. Erminio Quartiani (C.3675) che introdurrebbe il nuovo profilo dell’ASO.
Discorso diverso -ma non è detto- per i due provvedimenti che invece hanno iniziato la discussione parlamentare: il Ddl Salute già approvato alla Camera ed ora in discussione in Commissione al Senato e quello Boldi sull’istituzione degli Albi per le professioni sanitarie arrivato in Aula al Senato.
Su tutti e due provvedimenti pesa la norma introdotta in finanziaria che impone l’approvazione entro un anno di un Dpr che riformerà gli ordini professionali. Diverso potrebbe essere l’esito per alcune norme contenute nel DDL Salute come quello sull’abusivismo e sulla possibilità per gli odontoiatri di partecipare ai concorsi pubblici senza un diploma di specialità La Commissione Igiene e Sanità potrebbe decidere di stralciare gli articoli eventualmente in conflitto con la legge di stabilità e di portare ugualmente in Aula il provvedimento modificato.
Ma questo avverrà ora che non ci sarà più il Ministro Fazio a sostenerlo?