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ANDI e FNOMCeO si complimentano con il neo Ministro della Salute. Prada: “per migliorare l’assistenza odontoiatrica indispensabile coinvolgere i dentisti liberi professionisti”
[venerdì 18 novembre 2011]

Primo giorno di lavoro, nella sede del Ministero della Salute di Lungotevere Ripa 1, per il neo ministro Renato Balduzzi che tra i tanti messaggi ha ricevuto anche gli auguri di buon lavoro di ANDI e FNOMCeO.

Nell’augurarle buon lavoro, scrive il presidente ANDI Gianfranco Prada, “le assicuro il mio personale impegno per definire e concertare tutte quelle iniziative necessarie a sostenere il modello assistenziale odontoiatrico italiano. Ciò non solo nell’ottica di garantire efficacia ed efficienza indispensabili per tutelare la salute orale dei cittadini ma soprattutto nel difficile compito di rispondere alle giuste esigenze del bilancio pubblico, in un così difficile momento storico al quale il neo formato Governo deve rispondere”. “Colgo l’occasione –continua Prada- per riaffermare in particolare la necessità di sviluppare un modello che punti sulla prevenzione e che guardi alla libera professione come una risorsa anche per il SSN, come del resto sta accadendo con l’Accordo per l’Odontoiatria Sociale sottoscritto tra ANDI ed il suo Ministero”.

Infine il presidente ANDI si augura nel sostegno del neo Ministro al Ddl Salute, attualmente in discussione in Commissione al Senato, “in particolare per quanto riguarda le norme che penalizzano l’esercizio abusivo delle professioni sanitarie ed il regolamento all’accesso dei laureati in odontoiatria ai concorsi per dirigente odontoiatra del SSN, norme approvate in modo bipartisan e attese dal settore ma soprattutto dai pazienti italiani da decenni”.

Così invece il presidente FONOMCeO Amedeo Bianco.

“Sono lieto della nomina per due ragioni fondamentali, che nei giorni scorsi sono state al centro di nostre forti preoccupazioni. La prima è che viene mantenuto il ministero della Salute. È una decisione che vogliamo interpretare come un forte segnale di attenzione ai profili di equità e di solidarietà che dovranno necessariamente accompagnare una stagione di sacrifici per tutti.

La nostra Sanità è infatti – così come la scuola pubblica e l’assistenza ai più fragili – il baricentro della coesione sociale del paese. E certamente, se mantenuto e consolidato, tale punto di forza contribuirà a risollevare i sacrifici e i disagi che ci attendono. La seconda ragione consiste nel fatto che il professor Renato Balduzzi è certamente da annoverarsi tra i convinti sostenitori di un Sistema sanitario pubblico che sia solidale, equo e accessibile, per sua intima convinzione e per storia professionale”.


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