Anche il neo Ministro della Salute Renato Balduzzi entra nel merito della questione delle prestazioni sanitarie offerte a prezzi scontati su siti simili a Groupon e dell’iniziativa dell’Ordine di Bologna attraverso una intervista pubblicata oggi su La Nazione, Il Giorno ed Il Resto del Carlino.
“Quella dell'Ordine emiliano è una scelta molto positiva: così si riconducono i medici a un rapporto con l'utenza più corretto. Non dobbiamo però demonizzare le offerte on line e la pubblicità sanitaria, se ben organizzate e trasparenti”, dice il Ministro Balduzzi al giornalista Valerio Baroncini. D’altronde, continua il Ministro il decreto Bersani e le successive norme “hanno dato ai singoli Ordini professionali il compito di vigilare sulla correttezza professionale”.
Ministro che fa notare come le norme in materia di pubblicità siano chiare e non confuse come alcuni sostengono. “La pubblicità deve essere vera, presentare offerte basate su criteri scientifici e trasparenti. Non deve essere insomma equivoca. C'è un codice etico a cui attenersi e la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha delle apposite linee guida. A queste bisogna sempre guardare”.
E sulle offerte di prestazioni offerte attraverso i social shopping il neo Ministro dice che non è detto che queste siano insicure e possono anche essere positive per il cittadino, “l’importante è che vengano proposte secondo i criteri stabiliti dagli Ordini professionali di appartenenza seguendo criteri di appropriatezza e trasparenza”.
“Le offerte -conclude l’intervista il Ministro Balduzzi sintetizzando - non devono essere strumentali e indurre a pensare ad altre situazioni. Non bisogna prevedere trattamenti non necessari e tutto deve restare inquadrato nelle regole previste dal codice deontologico e dall'Ordine professionale di appartenenza”.