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ENPAM conti migliori del previsto. Intanto gli amministratori si tagliano del 10% i compensi
[lunedì 28 novembre 2011]

La riforma dell’ENPAM passa anche dai tagli a cominciare dai compensi degli amministratori. Così il Consiglio Nazionale ENPAM riunitosi lo scorso fine settimana ha dato seguito a quanto aveva anticipato il Vicepresidente Giampiero Malagnino durante il Consiglio nazionale ANDI del luglio scorso, riducendo gli emolumenti per gli amministratori del 10%. Compensi, ricordano dell’Ente previdenziale di dentisti e medici fermi dal 2005.

Ma questi non sono gli unici tagli previsti; nel bilancio di previsione l’ENPAM ha anche stabilito ulteriori tagli ai costi di gestione. “La manovra –informa l’Ente- porterà ad un risparmio complessivo di 14 milioni di euro nel prossimo triennio (quasi 3,5 milioni di euro già nel 2012)”.

Consiglio nazionale che ha anche approvato il bilancio pre-consultivo che si è rivelato migliore del previsto visto che si prevede un avanzo di gestione di 892 milioni di euro: 25 milioni di euro in più di quanto ipotizzato nell’ultimo bilancio di previsione.

“Il pre-consuntivo –spiegano dall’ENPAM- sintetizza la situazione reale dei primi 9 mesi dell’anno e tiene conto anche di maggiori costi, come 100 milioni di euro di rettifiche dovute all’andamento dei mercati finanziari (in particolare legate alla perdita virtuale di valore di titoli di stato italiani e di ETF) e alla svalutazione di un albergo in Valle d’Aosta che l’ENPAM aveva acquistato alcuni decenni fa quando era ancora ente pubblico. Le maggiori spese, tuttavia, sono state più che compensate da risparmi fatti in altri capitoli e da ricavi superiori alle previsioni”.

Il Consiglio nazionale dell’ENAPM ha anche approvato il bilancio di previsione 2012 (94 voti a favore, 3 contrari e un astenuto). Per il prossimo anno il documento stima un avanzo di gestione di 1,1 miliardi di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2011. Il dato comprende anche 200 milioni di plusvalenze che la Fondazione prevede di realizzare nel corso del 2012 vendendo alcuni immobili residenziali a Roma e a Pisa. La dismissione immobiliare non servirà per fare cassa perché i ricavi verranno interamente reinvestiti in ambiti più redditizi.

In totale il prossimo anno l’ente dei medici e dei dentisti conta di fare nuovi investimenti per 2 miliardi di euro.


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